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Piante e Fiori

Quante varietà ha l’Ibisco!

Di fiori di ibisco ne esistono più di duecento varietà, che cambiano per portamento e per il loro habitat, ma hanno in comune le loro caratteristiche corolle campanulate con cinque petali, dai colori sgargianti e che durano poco. Corolle che si fanno apprezzare molto, in particolar modo perché ne vengono prodotte in quantità davvero abbondanti, e per tutta l’estate.

Le varietà di Ibisco fanno parte della famiglia delle Malvaceae – e non è raro che presentino caratteristiche a loro comuni – fanno parte cioè di una famiglia piuttosto numerosa, che si fa notare per i suoi fiori davvero vistosi. La loro adattabilità, e la loro natura rustica, hanno fatto sì che siano stati tra i primi fiori esotici ad arrivare nei giardini delle nostre latitudini, un successo senza tempo che persiste tutt’oggi, in maniera simile ai giacinti d’acqua e ai loti.

Le varietà più comuni sono quelle degli ibischi arbustivi, tra i quali spicca l’Hibiscus syriacus, un fiore che sembra quasi tipico delle nostre zone. Oltre a loro, ci sono anche gli ibischi di palude, erbacei, o di terra, che sono più atipici, insoliti, con i fiori molto grandi dai colori accesi e sgargianti, che manifestano più di tutti un grande fascino esotico che ha come lato negativo la difficoltà della loro coltivazione.

Ancora, ci sono gli ibischi Rosa-sinensis, delle piante annuali usati soprattutto nelle fioriere, ma anche come arredo permanente a terra in zone in cui il clima permette di svernare fuori dalle mura domestiche. Insomma, è abbastanza evidente come le innumerevoli varietà di Ibisco rendano possibile una pressoché infinita gamma cromatica e di forme, che li rende i primi rivali delle petunie e dei pelargoni.

Vediamo, quindi, alcune delle varietà più interessanti e tutte le loro caratteristiche.

Ibisco Siriaco

Fiore di Ibisco, una varietà elegante e delicata

La varietà del Syriacus è una delle più diffuse, e presenta dei fiori che sono molto simili a quelli delle Malvaceae tipiche dei nostri climi. Questo è naturalmente un punto a suo sfavore, perché lo rende meno “particolare” ai nostri occhi, ma in realtà grazie anche alla selezione di nuove tipologie e alla rifioritura estiva, l’Ibisco siriaco è oggetto di profonda rivalutazione.

Si tratta, comunque, di una pianta rustica che è in grado di resistere bene al freddo, alla maggior parte dei parassiti, e anche alle diverse tipologie di territorio del nostro Paese, e senza alcun tipo di difficoltà. Di solito è una pianta da terra, ma si può anche coltivare in vaso purché sia, ovviamente, particolarmente ampio.

L’Ibisco Siriaco deve essere posto in pieno sole, o comunque in una posizione particolarmente luminosa mentre il terreno deve essere qualitativamente elevato, quindi molto fertile e dalla grande componente organica.

L’Ibisco Siriaco non ha una chioma particolarmente estesa, ma presenta tanti rami e foglie che gli permettono di produrre tantissimi fiori. Tuttavia, per far sì che la sua fioritura sia abbondante e maestosa, non deve soffrire la siccità, e quindi deve essere bagnato al piede con una certa regolarità: il metodo migliori è – in maniera simile a quanto si fa con gli agrumi – creare una conca delle stesse dimensioni della chioma, conca da allagare due volte alla settimana facendo sì che il terreno esplorato dalle radici rimanga sempre fresco.

Parlando di potature, nel caso dell’Ibisco Siriaco vanno fatte esclusivamente alla fine della fredda stagione, in concomitanza dell’arrivo della primavera ma prima che la pianta ricominci a produrre foglie e fiori. La potatura dell’Ibisco Siriaco che richiede un discreto impegno, visto che i rami – molto numerosi – vanno valutati singolarmente.

Comunque, vengono tagliati i rami esili, invecchiati, fuori forma o spezzati, mentre si tende ad accorciare quelli di un anno di età e fioriferi nell’anno precedente, tagliandoli all’altezza della seconda o terza gemma. Comunque, il rinnovo delle piante invecchiate va fatto gradualmente, ovvero cambiando solamente una parte della chioma ogni anno, come se si dovesse sfoltirla.

Tra le varietà più interessanti di Ibisco Siriaco:

  • Maike: Si tratta di una delle varietà di Ibisco introdotte più di recente, con dimensioni medie che raggiungono i 150-250 centimetri d’altezza. I fiori sono a forma di campana, di un rosa intenso, luminoso e percorso da delle venature più scure, di colore bordeaux, che si irradiano dal centro. Al centro, inoltre, ci sono anche dei piccoli petaloidi, altra caratteristica tipica di questa varietà di Ibisco. Le foglie dell’Ibisco Maike sono grandi e trilobate, hanno un margine dentato, tutte caratteristiche che lo identificano anche quando non ci sono i fiori.
  • Hamabo. Questa tipologia di ibisco si distingue per i suoi solitari e piccoli fiori a coppa, le cui dimensioni però non impediscono il grande impatto estetico di questo fiore. Infatti, si nota subito il grande contrasto tra il colore rosa chiaro del fondo e le grandi striature rosse, che vanno dal carminio al ciliegia, che partono dal centro e arrivano fino ai margini dei petali. Le corolle hanno una forma che in alcuni casi è ovoidale, perché i petali si sviluppano in modo diverso tra loro: alcuni, infatti, diventano molto grandi, mentre altri non hanno un grande sviluppo. Le dimensioni non sono distanti da quelle del Maike, e superano di poco i 2 metri d’altezza.
  • Mathilde, una delle varietà più vigorose, al punto che arriva fino a 3 metri di altezza. Si disitngue per i suoi splendidi fiori con le corolle di un bel rosa chiaro, molto semplici e grandi, che contrastano con il cuore rosso, in alcuni casi allargato a delle possibili striature. Questa varietà, nelle prime striature, può presentare dei rari petaloidi centrali. Comunque, il suo punto forte è la grande adattabilità che si unisce alla resistenza al freddo e ad una crescita particolarmente sostenuta.
  • White Chiffon, uno dei più eleganti. Una pianta che arriva ad un’altezza compresa tra i 2 e i 2 metri e mezzo, e fiorisce ininterrottamente dal mese luglio, aprendo delle corolle semidoppie bianco puro. I petaloidi centrali hanno lo stesso colore, e danno dinamicità e movimento al disegno, senza che però risulti pacchiano o opulento – come invece succede nelle specie a doppio fiore. I petali hanno un aspetto sericeo, tattile e piacevole.
  • Purple Pillar, la varietà che ha il merito di aver rivoluzionato il modo di impiegare l’ibisco siriaco nel giardino. È una pianta a portamento colonnare, con diametro di massimo un metro, ma un’altezza addirittura di cinque metri a crescita molto veloce. In questo caso, non sono necessarie le potature se non per rifinire i tagli dei rami rotti, o eliminare le parti secche. I fiori sono molto semplici, grandi, e con colori che spaziano tra il rosa e il rosso.

Le varietà acquatiche: Hibisco Moscheutos

Ibisco, un fiore elegante e dal fascino esotico

Noto un tempo anche come Hibiscus Palustris, il Moscheutos proviene dall’Oriente e dal Nord America. Come dice il nome, è una pianta palustre o di sponda, in quanto radica in terreni molto umidi seppur non allagati, nei quali è in grado di formare colonie di grandi dimensioni e di raggiungere un’altezza di due metri e mezzo. Questo in natura, perché in coltivazione invece il Moscheutos rimane più basso, con un’altezza compresa tra gli 80 e i 200cm. I fusti sono particolarmente eretti o legnosi, gli steli sono pubescenti, e a sezione stellata.

Le foglie dell’Ibisco palustre hanno una forma ovoide, in rari casi presentante una debole lobatura. Foglie di un verde intenso nella pagina superiore, mentre biancastre in quella inferiore, a causa della tomentosità. Si tratta di foglie caduche, perché è una specie spogliante ogni anno. In autunno muoiono anche i fusti, mentre permangono solamente le radici. Queste piante, comunque, già in autunno formano a livello del terreno le gemme che poi in primavera, sbocciando, permetteranno la nuova vegetazione.

Per quanto riguarda i criteri di coltivazione, queste piante devono essere poste in pieno sole, in un terreno fertile e sempre umido. Si consiglia, in autunno, una buona pacciamatura, da fare sfruttando terriccio di letame maturo e corteccia.

Tra le varietà di Hibiscus Moscheutos:

  • Old Yella, una varietà che si fa notare per le sue corolle a cinque petali un po’ increspati, il cui colore tende al bianco ma ha un occhio centrale di un bel rosso scuro. Questo ibisco si sviluppa in un’altezza compresa tra i 70 e i 110 centimetri, e fiorisce da luglio a settembre. I suoi fiori hanno una durata di un solo giorno, ma la pianta ne produce davvero tantissimi.
  • Solene Tansol, che spicca per i suoi vivaci fiori rosa a gola rossa e dalle dimensioni generose, visto che sviluppano oltre 20cm di diametro. Il Solene Tansol inizia a fiorire dalla fine di giugno all’inizio di luglio, per continuare in estate. L’altezza è variabile, e si attesta tra gli 80 e i 120cm, mentre in autunno le foglie passano diverse tonalità cromatiche prima di cadere definitivamente.
  • Luna Red, una tipologia di ibisco moscheutos molto compatta, che ha un’altezza di 90cm e un diametro di 60. Queste dimensioni la rendono particolarmente adatta ad essere coltivata anche in vaso, in cui potrà valorizzare i suoi fiori grandi dal colore rosso molto intenso che conservano una splendida struttura a elica. Questa varietà produce un grande numero di corolle a partire dall’estate e fino all’autunno, ma inizia a vegetare più tardi rispetto alla maggior parte delle altre piante.

Hibiscus Rosa-Sinensis, o Ibisco Cinese

Fiore di Ibisco rosa, elegante e delicato

Una varietà di Ibisco utilizzata soprattutto come pianta da balcone, in cassette monospecifiche. La sua scarsa resistenza al freddo fa sì che possa essere coltivata in piena terra o in vasche all’aperto, ma solo nelle zone più calde d’Italia.

Si badi bene che non è una specie che sopporta il gelo, ma solamente le temperature vicine allo zero. Ecco perché bisogna ritirare le piante, in inverno, in locali luminosi e con temperature stabili, che non presentino delle correnti fredde. Se tenute in serra, o in casa, e se sostenute con delle annaffiature regolari, continuano a fiorire per tutto l’inverno.

Quando si acquista questa specie di Ibisco, è meglio puntare su degli esemplari ad inizio fioritura, pieni di boccioli e distinti da una vegetazione sana e abbondante, che non sia ingiallita e che sia priva di tagli recenti, o ferite.

Per permetterne una buona crescita, utilizzate del terreno ricco, e fertilizzato con prodotti con grandi concentrazioni di fosforo e potassio in modo da rafforzare la struttura intera della pianta, e senza spingerla ad uno sviluppo eccessivo.

Per quanto riguarda la coltivazione in vaso, in una cassetta – poniamo – lunga 60cm e larga 30, non vanno posti più di 3 esemplari, perché un numero superiore farebbe sì che crescendo si soffocherebbero l’uno con l’altro. Non vanno usati contenitori di profondità inferiore ai 25cm, in quanto le radici del Rosa-Sinensis si sviluppano molto a fondo.

Se vedete che la vegetazione è particolarmente densa, sfoltitela in quanto con le frequenti bagnature potrebbe svilupparsi, nel sotto-chioma, un’eccessiva umidità che favorisce muffe e funghi. La pianta va bagnata solamente quando lo strato superficiale è fresco, ma non si impasta al tocco. Inoltre, rispetto ad altre piante tipiche da balcone, l’Ibisco cinese richiede molta meno acqua.

Tra le varietà di Ibisco Rosa-Sinensis:

  • Isabella, le cui corolle hanno colori mescolati tra rosa e viola. Una specie che pare sia fatta apposta per attirare l’attenzione di chi guarda, e che ami e chieda di essere osservata. Una vera diva.
  • Fantasy Red, fiore dal carattere molto forte, dai colori intensi anche in questo caso tra rosso e viola che però presentano delle venature e delle punte di colore giallo, che paiono scintille.
  • Corinne Philips, più tenue ed elegante, grazie ai suoi colori pastello di tonalità come il camoscio, il pesca, il giallo, e l’arancione, mentre la gola è di color ciliegia. I petali hanno margine sfrangiato e si dispongono ad elica.

Altre varietà

Come detto ad inizio articolo, le varietà di Ibisco sono davvero infinite. Per concludere, vediamo altre specie che meritano una menzione:

  • Hibiscus Clayi, una varietà esotica che non si trova in commercio ma solamente negli orti botanici. Si tratta di una varietà proveniente dalle foreste asciutte delle Hawaii, con i fiori di un bel rosso corallo e dalla corolla composta da cinque petali retroflessi. Si presenta come cespuglio compatto, o come albero che ha un’altezza fino agli 8 metri.
  • Hibiscus Arnottianus, altro ibisco esotico sempre proveniente dalle Hawaii. Il suo fiore è bianco, ed è originale per l’asse staminale di colore rosso vivido oppure rosa. Può raggiungere i due metri e mezzo d’altezza, e si coltiva facilmente in vaso, dove fiorisce a giugno e fino a che le temperature restano sufficientemente calde (quindi anche fino a inizio ottobre). Col freddo, va posto in ambienti protetti.
  • Hibiscus coccineus, un erbaceo di terra molto vigoroso che in terra arriva a due metri d’altezza, in vaso a uno e mezzo. Il suo è un portamento eretto, ma diffuso, con ramificazione ricca ed equilibrata e foglie di forma palmata. I fiori hanno lunghi steli, sono grandi e solitari, e hanno una corolla a cinque petali di un bel rosso scuro in grado di arrivare a un diametro di 15 centimetri. Fiorisce, in terreni umidi o comunque freschi, da luglio fino ai primi freddi, quindi anche fino a ottobre inoltrato (o novembre, in Italia centro-meridionale).

Hibiscus Trionum, specie erbacea annale o biennale che viene chiamata anche malva selvatica. È una specie autoctona, nel senso che nasce nell’area mediterranea, e che può essere coltivata in pieno sole, in terreni asciutti e non irrigati. È in grado di formare un cespuglio alto da 30 a 50 centimetri, e largo 80, che assume addirittura carattere infestante negli esemplari incolti o che si trovano sugli argini. I fiori si distinguono per il loro contrasto cromatico: il centro è, infatti scuro, mentre la corolla chiara. Si aprono al mattino, e si richiudono in poche ore ma lo fanno continuamente per circa tre mesi. Ai fiori seguono dei frutti decorativi, che compaiono sulle foglie lobat

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