L’inverno sta arrivando, e con lui il freddo e nelle regioni più settentrionali il gelo. Oltre a coprire noi, dobbiamo pensare che gli organismi più a rischio sono le piante che teniamo sul balcone e in giardino. Per evitare che tutto il nostro lavoro di coltivazione vada perso alla prima gelata, bisogna attivarsi per tempo, in questo periodo, e dotare le piante di tutta la protezione di cui hanno bisogno: ecco perché è bene munirsi del telo antigelo, in più quantità. Si tratta di “coperte” speciali, realizzate in diversi materiali (dal tessuto a materiali riciclati e/o biodegradabili) che impediscono al freddo di danneggiare e uccidere le piante.
Inverno e piante a rischio
Questa precauzione va presa anche in considerazione delle piante. Va da sé, che quelle che hanno bisogno di più protezione sono le piante provenienti da climi caldi, ovvero quelle mediterranee ed esotiche, provenienti dal Centro o Sud America, o dal Sud Est Asiatico: tra le piante più a rischio troviamo quindi palme, aranci e limoni (e in generale gli agrumi), oltre ad ulivi e gardenie, e molte specie erbacee. Anche piante come l’Ibisco e il gelsomino siciliano sono da tenere protette dalle gelate tipiche della pianura padana e dell’Italia Settentrionale. Inoltre, le precauzioni vanno prese in base a dove si vive e in generale servono se si abita nel Nord Italia.
Le piante che gelano e subiscono i danni del freddo più facilmente sono quelle con i tessuti particolarmente ricchi d’acqua, e quindi quelle che hanno una “corazza” più sottile e meno protettiva nei confronti dei vasi linfatici. Queste sono quelle che vanno lasciate più di tutte all’asciutto: anche in questo caso, tante attenzioni vanno dedicate agli agrumi, e in generale alle piante tipiche della macchia mediterranea.
Gli arbusti hanno anche un altro elemento a cui fare molta attenzione: i rami. Questi vanno protetti dalla neve, che li piega. Dopo la neve tende ad arrivare il gelo, che agisce malamente sui rami spiegati, spezzandoli definitivamente.
Non hanno, invece, problemi le piante tipiche della Pianura Padana e quelle che provengono da climi freddi, come quelli montani, siberiani, o nord europei, che sono quelle che abbiamo imparato temono molto di più i climi caldi. Non dovremo, quindi, preoccuparci di ortensie, rose, e in generale di tutte quelle piante che sono a foglia caduca, tipiche e perfettamente acclimatate alle temperature della Pianura Padana, tra cui possiamo menzionare anche aceri e Lauroceraso.
Anche se negli ultimi anni, le piante suddette hanno disastrato di uscire indenni dal rigido inverno, per esempio, di Milano – e questo si deve a inverni miti e a primavere precoci – non va dimenticato che il Nord Italia è in grado di sorprendere con gelate improvvise, cambi inaspettati di temperatura, che portano i valori sotto lo zero, come quando ci svegliamo al mattino e vediamo il ghiaccio sulla strada o nelle fontane. Temperature del genere e sbalzi così repentini sono micidiali per queste piante, e basta anche solo uno di questi eventi per comprometterle irrimediabilmente.
Proteggere le piante con il telo antigelo
Il telo antigelo è uno dei modi per proteggere le piante dal freddo invernale. È uno dei modi, quindi non l’unico, ma sono in molti a concordare che sia uno dei più efficaci, preferito in molti casi ad altre soluzioni come il portare le piante all’interno – dove spesso mancano spazio e luce – o lo spray antigelo, che richiede di essere spruzzato molto più di frequente.
Potremmo dire che il telo antigelo è fatto di un “tessuto non tessuto”. Ovvero è costituito di un materiale traspirante, in grado di proteggere sì dal gelo, ma senza soffocare la pianta che quindi è in grado di respirare. È una vera e propria coperta studiata appositamente per alberi, erbe e fiori, con però delle (ovvie) differenze rispetto alle coperte tradizionali.
Il “tessuto non tessuto” di cui si accennava può essere costituito di diversi materiali, ma per lo più quelli più venduti (e più economici) sono in TNT: si tratta di teli bianchi, di stoffa, tessuti in maniera diverso rispetto al solito. Infatti, le fibre sono disposte in modo casuale e non schematico, e quindi si trovano sia sovrapposte che incrociate. In questo modo, il telo copre completamente la pianta e permette di aumentare la sua temperatura anche fino a due o tre gradi. Nel frattempo, però, lascia che l’aria passi all’interno, e che la luce filtri, consentendo all’albero o al fiore di fare la sua quotidiana fotosintesi clorofilliana, rimanendo al sicuro dal ghiaccio e dal gelo.
Vediamo alcuni esempi di teli antigelo in TNT, selezionati online per voi in base alla nostra esperienza e al rapporto qualità/prezzo. Per accedere alle pagine prodotto con descrizione dettagliata e caratteristiche potete cliccare direttamente i banner sottostanti.
I prezzi di un telo antigelo sono assolutamente accessibili a tutti: si attestano, infatti, intorno ai 20 o 30 euro a telo, e sono davvero molto diffusi: negozi di ferramenta, negozi di giardinaggio specializzato, fino ad arrivare anche ad Amazon o a e-shop online specializzati, dove è davvero possibile trovare nelle occasioni.
Un accorgimento, quindi, non particolarmente costoso, e che con un investimento minimo consente alla pianta di sopravvivere senza problemi. Dobbiamo, cioè, considerare il telo antigelo come una sorta di salvavita per le piante, e anche un modo per garantire a noi prima di tutto di non buttare i nostri sforzi, e poi per ammirare una buona resa e una buona fioritura in primavera, proprio di queste stesse piante che d’inverno restano spoglie e si indeboliscono.
Il telo antigelo è tipicamente bianco e venduto a rotoli o a pezzi di stoffa. Ma non è raro trovare anche delle confezioni specifiche, come quelli in colore verde:
Telo antigelo in plastica
Discorso a parte, invece, per il telo antigelo di plastica, che tendenzialmente va evitato. Il telo di plastica può essere utile per coprire tutto il balcone, con alcuni supporti che permettono di realizzare una sorta di miniserra faidate, una veranda artigianale che non sia un investimento troppo esoso – e di questi tempi, è bene ingegnarsi per spendere il meno possibile.
Qualche esempio di telo di plastica utile per coprire il balcone e creare una “verandina” in balcone:
Questi teli di plastica possono essere utili anche per evitare la comparsa delle erbacce, e quindi particolarmente indicati per i giardini invernali, quando si hanno meno tempo ed occasioni per controllare bene lo stato del giardino:
Tuttavia, i teli di plastica non devono assolutamente essere messi a contatto diretto con gli arbusti, perché impediscono loro di respirare e soprattutto danno luogo a un microclima umido che va invece evitato, altrimenti la pianta rischia di marcire.