Come coltivare le primule
La primavera è arrivata e con sé ha portato con quel tocco colorato, allegro e pieno di ispirazione che anticipa come sempre l’estate. È arrivato il momento di dedicarsi ai fiori, per aggiungere una nota di colore al giardino, alle aiuole ma anche semplicemente al balcone e al terrazzo.
E allora oggi parliamo di primule, fiori tipicamente primaverili, facili da coltivare e perfetti per celebrare la primavera come si deve: all’insegna del colore! Ecco allora tutto quello che dovete sapere per cominciare a coltivarle come si deve.
La primula è un fiore famoso e conosciuto da sempre e forse non tutti sanno che molto spesso è stata celebrata nella poesia ma anche nella musica. Shakespeare nomina questo fiore in Sogno di una notte di mezza estate e anche Bach, nella composizione della Passione, cita la primula celeste.
E poi, proprio per il fatto che questo fiore è in grado di sopportare bene il clima tipico del cambio di stagione, da sempre la primula è considerata il simbolo della speranza, della giovinezza, della precocità intesa come cambiamento favorevole.
Alcune testimonianza del XII secolo ci raccontano che questo fiore era considerato da Santa Ildegarda come un rimedio potente contro la malinconia. Dai suoi fiori essiccati si ricavava un infuso, chiamato anche tè della cordialità, e il suo profumo era utilizzato anche per arricchire la birra e diversi vini.
Le caratteristiche della primula
Quando parliamo di fiori, le possibilità di coltivazione sono tantissime. In natura esistono molti fiori tra cui scegliere e ognuno ha bisogno di cure e attenzione a suo modo. Tra i fiori di maggior successo ci sono le primule, che sono fiori allegri e particolarmente colorati, adatti per chi vuole dare un tocco di eleganza al proprio terrazzo o al proprio giardino.
Questi fiori sono tipici delle regioni dell’emisfero boreale e sono famosi per essere molto variegati: in natura ne esistono circa 500 tipologie, tutte molto suggestive e molto gradevoli da un punto di vista estetico.
Il nome primula deriva dall’aggettivo latino “primus“ che indica proprio il periodo dell’anno in cui questi fiori prosperano; la primavera. E infatti le primule sono tra i primi fiori che nascono subito dopo la fine dell’inverno e danno il benvenuto alla primavera con i loro colori sgargianti.
Le primule sono fiori perenni che possono crescere molto bene sia direttamente nel terreno, sia all’interno di una vaso. Oltre a dover scegliere tra le tante tonalità di colori che caratterizzano le primule, come le cromie che vanno dal giallo al rosso ma anche quelle che spaziano dal viola al rosa, al bianco e a molte altre sfumature. I petali delle primule crescono sui gambi lunghi sia in capolini che a grappoli, creando così una varietà floreale molto particolare e unica nel suo genere.
Come coltivare le primule
Come qualsiasi altro fiore, anche le primule richiedono cura e attenzione nella coltivazione. Per farle crescere bene ci sono alcuni accorgimenti che è necessario mettere in pratica per garantirne alla pianta nutrimento e colore.
Partiamo dalla semina. Questa operazione può avvenire in qualsiasi mese dell’anno, a patto che le temperature non scendano mai sotto i 15 gradi. Questo perché i germogli che dovranno nascere sono molto delicati e troppo freddo potrebbe causare loro danni irreparabili. Le primule, in ogni caso, sono fiori che possono e riescono a crescere anche al freddo, ma la cosa migliore da fare, in via del tutto precauzionale, è quella di proteggerle con la paglia, in modo da assicurarsi che la pianta non si ghiacci.
Anche la messa a dimora è un’operazione molto importante. È sempre meglio scegliere una zona del giardino, o del terrazzo o del balcone, che abbia una buona esposizione al sole, ma soltanto per alcune ore del giorno. Solo così, la pianta potrà beneficiare del nutrimento che arriva dal sole senza che il suo ciclo fisiologico vitale ne risulti compromesso.
Coltivazione primule, terreno e terriccio
E poi, ricordate, le primule hanno bisogno di un terreno che sia sempre umido. Questo significa che dovrete controllarlo spesso e con attenzione, per evitare che diventi troppo secco ma per scongiurare anche il pericolo dei ristagni, sempre in agguato quando invece si procede con un’irrigazione troppo eccessiva.
Per coltivare le primule potete utilizzare anche un terriccio universale, ma è sempre meglio arricchirlo con della sabbia e anche con una miscela di torba. Dovrete poi fare attenzione alla potatura, che in questo caso è un’operazione semplice che prevede l’eliminazione di tutte quelle foglie che appaiono ingiallite.
Attenzione anche ai parassiti. Quelli più comuni che attaccano le primule sono il ragnetto rosso e gli afidi; per ovviare al problema potete utilizzare degli insetticidi specifici e procedere con dei lavaggi periodici.
E, ultima raccomandazione: ricordatevi di rinvasare le primule almeno una volta ogni due anni. Questa operazione, che molti sottovalutano, è indispensabile per garantire una buona crescita della pianta e per assicurarle una vaso idoneo in base alle dimensioni delle sue radici.
Come avete potuto leggere, la coltivazione delle primule non è un’operazione particolarmente difficile, non richiede anni di esperienza in giardinaggio e potete affrontarla senza problemi anche se siete dei neofiti della materia. Anzi se siete alle prime armi con il giardino e siete alla ricerca di un progetto semplice con cui cimentarvi, la coltivazione delle primule è proprio quello che fa al caso vostro. Lo sforzo richiesto in questo caso è davvero minimo, anche in termini di tempo, e i risultati sono assicurati!
Potete cominciare a coltivare la primula in vaso, come primo esperimento di giardinaggio, per poi espandervi in giardino, provando a coltivare tutti i colori disponibili di questo fiore. In poco tempo avete arricchito di colore il vostro spazio e portato anche un pizzo di allegria, che non guasta mai, sul balcone e sul terrazzo. Buona coltivazione a tutti!