Creare un’area verde a misura di cane
Se hai la fortuna di avere un cortile o uno spazio esterno sufficientemente adatto alle esigenze di un cane, puoi pensare di organizzarlo anche in base alle sue necessità. Per esempio, dando luogo a percorsi tra gli arbusti la cui meta finale è un nascondiglio tutto suo; o, in alternativa, lasciando degli spazi e dei rettilinei per permettergli di correre liberamente. Naturalmente molto dipende anche dalla razza del cane, dalle sue abitudini, e dal rapporto che ha con la te.
I cani sono, comunque, membri effettivi della famiglia, come tutti gli animali domestici. Ecco perché il giardino può diventare un luogo condiviso e amato parimenti da uomo e animale, che possono così stare insieme nei modi migliori e rispettando le rispettive esigenze. Ovviamente, come per qualsiasi cosa, non c’è un modello generale di giardino adatto al cane, quanto piuttosto delle tipologie differenti che rispondono a diverse esigenze.
Chi ha una villetta a schiera con un giardino molto piccolo, di poche decine di metri quadri, non può fare tanto se non praticare alcuni accorgimenti. Al contrario, chi ha una casa indipendente con un giardino molto grande può creare delle situazioni volte a migliorare la vita del cane e, di conseguenza, anche quella del suo padroncino.
Tutti i fattori da tenere a mente prima di allestire lo spazio
Il criterio fondamentale, che viene sopra tutti gli altri, è il rapporto tra il proprietario e il cane, che appunto determina il giardino più adatto. Bisogna capire se il cane e il suo padrone giocano insieme all’aperto o se invece il giardino è più uno spazio dove il cane viene lasciato libero si fare quello che crede finché non è riammesso in casa. O anche se il cane può giocare all’aperto con i bambini, quindi in situazioni di grande fisicità e divisione degli stessi spazi, oppure se la maggior parte del tempo la passa con degli adulti.
C’è da considerare che chi tende a lasciare il cane all’aperto come sfogo – secondo la possibilità appena indicata – senza interagire con lui, tenderà a vivere come un danno il fatto che il cane, trovandosi libero, scavi, scalzi le piante, o bruci l’erba urinando. Quindi, per non avere questi danni, se ti ritrovi in questo tipo di persona, dovrai agire insegnando al cane a tenere un comportamento migliore. Ma, in generale, è bene che tu dedichi del tempo al tuo cane, giocando insieme a lui e tenendogli compagnia: infatti, oltre a fare questi dispettucci, se lasciato solo il cane andrà vicino alla ringhiera abbaiando a chiunque passi nelle vicinanze.
Oltre a questo, bisogna tenere conto del cane, del suo fisico, della sua razza, delle sue abitudini, della sua età (un cucciolo sente il bisogno di esplorare, un cane vecchio è più tranquillo e sedentario). Un cane pesante crea dei solchi dove cammina, impedendo all’erba, in alcuni casi, di crescere; mentre un cane leggero non presenta questa problematica. Inoltre, un’altra grande differenza è tra un cane che ha bisogno di tanto movimento, o un tipo di cane che invece si muove poco, che è più propenso allo scavo, o che ama l’acqua.
Insomma, come vedi c’è davvero tanto da tenere in considerazione prima di procedere alla disposizione dello spazio del giardino per tutta la famiglia – cane compreso.
Alcune regole generali
Nonostante la grande diversità di situazioni e contesti, tuttavia ci sono alcune linee guida da tenere a mente che valgono in ogni condizione, e che quindi ti invito a seguire:
- Innanzitutto, attenzione alle piante pericolose. Nei giardini dove ci sono cani – ma anche gatti e altri animali domestici – è meglio evitare di disporre delle piante velenose per loro, e quelle potenzialmente tossiche. Questo va fatto sempre per precauzione, ma a maggior ragione se invece sai che il tuo cane ha la tendenza a mangiare e masticare l’erba. Le piante pericolose sono: giacinto, mughetto, gladiolo, giglio, crochi autunnali; rampicanti come l’edera (anche se dipende dalla quantità ingerita) e il gelsenium sempervirens; arbusti come rododentro e boccioli di ortensia; e ancora petunie, semi di maggiociondolo, tasso, aconito e tutti i noccioli delle piante da frutto contenenti l’amigdalina (tra cui l’albicocca).
- Dovrai poi imparare a gestire bene il prato, il cui rapporto col cane non è sempre rose e fiori. Se ci tieni ad avere un’erba brillante, soffice e perfetta, allora per prima cosa devi imparare a monitorare i modi diversi di urinare di cani maschi e cani femmine. I primi cercano muri, arbusti, tronchi d’albero, mentre le femmine si accucciano sul prato provocando l’ingiallimento dell’erba. C’è un solo rimedio per evitare i danni, ed è quello di accompagnare il cane con il guinzaglio nella zona prescelta – come quella degli arbusti – in modo da risparmiare il resto del prato. Inoltre, meglio che ti abitui all’idea di bagnare frequentemente il prato, un’azione che ha un po’ l’effetto di “lavar via” i pensierini dei cani.
- Infine, lascia sempre una zona in cui il cane possa ripararsi se piove – non tutti i cani amano la pioggia – o se è stanco. Ovvero, crea il suo rifugio, una sua tana al fresco in cui tutti i cani amano stare, anche per riposarsi lontano da sguardi indiscreti e preferita alla classica cuccia. Questo rifugio può essere realizzato sfruttando piante con la chioma prostrata, rododendri, spiree, weigelie lasciati crescere al punto da creare una macchia molto folta e riparata. Nella messa a dimora di queste piante, devi essere abile a prevedere le distanze, in modo da creare un corridoio d’accesso e una stanza al centro – se il cane ha una taglia medio-grande. In alternativa, per i cani soprattutto piccoli, una soluzione perfetta è rappresentata da un tronco d’albero cavo.
Dopo aver visto queste linee guida generali, che valgono sempre per tutti indistintamente dal tipo di cane, andiamo invece ad analizzare le esigenze del giardino a seconda della razza canina, con un paragrafo dedicato a cani che amano l’acqua, cani da pastore, cani da corsa e cani da caccia.
Cani che amano l’acqua
Partiamo dai cani cosiddetti idrofili, ovvero i cani che non si scocciano se piove o se si fa loro il bagno. Sono tra i cani che più soffrono se devono stare in un appartamento, o in un giardino piccolo nel quale l’unica fonte per rinfrescarsi è la pioggia o l’impianto di irrigazione.
Per i cani di questo tipo, infatti, è meglio creare un laghetto. Se però non hai grande disponibilità di spazio, non lasciarti tentare da vasche prestampate di plastica, visto che senza ricambio d’acqua tendono a trasformarsi in delle paludi maleodoranti. Piuttosto, evita.
In ogni caso, è bene che il laghetto abbia un profilo ben delineato, a gradini, che consenta al cane di risalire senza fatica dopo essersi immerso. Dal momento che la zona del perimetro non rimarrà stabile, disponi fin da subito una fascia ghiaiata o lastricata. In mancanza di spazio, o anche per una maggiore praticità, puoi puntare su degli ugelli che si attivano al passaggio del cane, bagnandolo: ugelli che diventano anche un gioco da fare nei caldi giorni d’estate.
Cani da pastore
Una categoria che non prevede solo i pastori tedeschi, ma tutti gli australian e i vari e assai diffusi incroci. Tutti questi cani sono molto attivi, camminano per lunghissimi percorsi senza stancarsi e hanno l’abilità di ripercorrere lo stesso percorso un’infinità di volte, dando luogo a una zona di calpestio nel terreno che mostra tutti i suoi problemi e le sue criticità soprattutto quando piove.
Per non limitare la loro vitalità, devi rendere il giardino come una sorta di percorso ad ostacoli sfruttando degli elementi naturali per interrompere le linee dritte: il cane, in questo modo, potrà scegliere tutte le volte che cosa aggirare, saltare o strisciare. In particolare, pianta dei bossi o delle conifere di dimensioni piccole, o anche il ginepro. I loro rami hanno una forte flessibilità unita a grande resistenza, e sono quindi ideali per essere strapazzati da tutte le azioni e i giochi del cane.
È utile anche tracciare un sentiero stretto, serpeggiante, lungo tra le piante, con delle lastre di pietra nelle zone di inversione o cambio di direzione.
Cani da corsa
I cani da corsa sono in assoluto i più difficili da gestire, in quanto nel giardino manca spesso lo spazio per sfogare la loro energia e la loro natura molto, molto vivace. Per mantenerli sempre molto tonici a livello muscolare, devi puntare a creare delle zone libere a rettilineo, in cui possano quindi prendere velocità, alternandole ad altre dove i cespugli creino degli ostacoli – insomma, devi creare un percorso agility.
Gli ostacoli si devono deformare facilmente, se l’animale li urta, e avere una chioma morbida. Ovviamente, non ci devono essere al loro interno dei tronchi tagliati che diventerebbero delle superfici pericolose e taglienti. Inoltre, devono essere di altezze diverse, più bassi all’inizio e ben distanziati – ma non a distanze omogenee – tra loro.
Evita gli acciottolati, perché rallentano la corsa in quanto sono scivolosi. La sabbia può essere utile, invece, come zona di scavo.
Cani da caccia
Come dice il nome, questi cani sono usati in aiuto alle attività di caccia, e per questo sono ottimi compagni caratterizzati da un’indole curiosa e discreta. Per loro, l’ideale è avere una parte del giardino dove si sviluppi una prateria alta di graminacee, in modo che si aggirino liberamente.
È importante la scelta della varietà, in quanto ci devono essere presenti piante il cui ciclo di vita è molto lungo, a crescita rapida, resistenti e rustiche ma anche prive di elementi pericolosi per il cane. Evita quindi le piante forasacco, come molte graminacee diffuse, o piante con i semi che entrano nelle vie aeree o con le foglie taglienti. Immancabili sono, invece, le panicum, agrostis e le molinie.
La prateria creata appositamente per lui, e usata da lui soltanto, stimola la curiosità del cane, alimentandone lo spirito coraggioso.