Zinnia: coltivazione, cura e consigli
Le zinnie sono piante dall’aspetto rustico e antico, ed è un fattore che invece di premiarle le ha rese nell’immaginario comune delle piante brutte, non molto affascinanti. Oggi però la tendenza sembra essere un’altra e, in maniera analoga a quanto accade con tendenze superate di altro genere, le zinnie sono tornate di gran moda. Un dato confermato dal fatto che lo scorso anno sono persino riapparse nelle varie mostre di giardinaggio locali e nazionali ricevendo tantissimi e inaspettati consensi.
Le zinnie sono delle piante semplici, nostalgiche, potremmo dire quasi romantiche, e molto colorate. Rappresentano inoltre una scelta perfetta in praticamente ogni occasione: anche coloro che sono molto attenti alla presenza degli insetti pronubi possono essere tranquilli con le zinnie, perché sono molto amate da, per esempio, le farfalle. Inoltre, i loro colori così accesi sono in gradi di portare allegria e spensieratezza anche se poste ai margini dell’orto. Sono semplici da coltivare e richiedono poche cure.
Come coltivare le zinnie
Queste piante sono annuali e si adattano molto ai vari terreni. In generale, però, prediligono una posizione calda e soleggiata, una zona che non presenti delle grandi escursioni termiche sia tra giorno e notte sia tra le diverse giornate. Soleggiata, si diceva, perché hanno bisogno di molta luce per esprimere la loro migliore fioritura. Infatti, pur riuscendo a fiorire ugualmente anche senza luce diretta, i fiori che ne usciranno avranno colori meno intensi e la pianta non garantisce le soddisfazioni che invece è capace di dare.
La fioritura inizia tenendo conto della data di semina e dell’anticipo creato, potendo iniziare già a giugno e mantenere i fiori fino a ottobre. Per prolungare il periodo di fioritura e avere nuovi fiori bisogna necessariamente eliminare i capolini secchi, ovvero cimando la pianta in più occasioni. Si tenga conto che le zinnie sono particolarmente sensibili alle malattie fungine, per cui l’operazione va eseguita con forbici o cesoie o un coltello affilato, con le lame perfettamente pulite e disinfettate. Chi cerca delle piante folte con più steli fioriferi deve cimare la pianta al livello della quarta foglia.
Proprio a causa della loro sensibilità ai funghi, le zinnie hanno bisogno di una buona ventilazione in modo da scongiurare il ristagno di umidità. L’importante, però, è non esporle a correnti fredde: infatti sono piante che mal sopportano il freddo che, a partire dall’autunno, tende a bruciare i fiori ancora presenti sulla pianta e secca gli steli – lo si nota perché diventano color paglia.
Questa particolare debolezza alle temperature rigide ostacola la loro diffusione per seme: meglio quindi spiccare i capolini maturi e secchi prima che disperdano i loro semi, per poi lasciarli riposare in un luogo sufficientemente ventilato in modo da togliere tutta l’umidità rimasta e gli insetti. I capolini vanno poi conservati in un luogo fresco a temperatura costante e stabile, al buio e in un vaso di vetro con tappo forato. In alternativa – anzi, ancora meglio – si possono mettere in un sacchetto di carta.
Tuttavia, se non sopportano il freddo, riescono a sopravvivere per brevi periodi di siccità, a patto che siano bagnate con parsimonia e assicurando un’annaffiatura distanziata in modo che il terreno si asciughi e si scongiurino delle condizioni di ristagno. È importante bagnare sempre e solo al piede, evitando le annaffiature a pioggia le quali, in particolar modo dove le piante sono state seminate senza un ordine e quindi sono più ravvicinate, possono essere causa di marciumi e mal bianco.
Dopo la loro messa a dimora, le zinnie richiedono l’applicazione di un prodotto specifico per le piante da fiore circa ogni due settimane: i prodotti migliori sono quelli in granuli, con tanto potassio e tanto fosforo che permettono un’ottima maturazione dei tessuti, e di avere più fiori dai colori intensi e accesi e gli steli molto forti.
La coltivazione in vaso
La coltivazione delle zinnie può avvenire con successo anche in vaso. Se si comprano le piante in vaso in autunno, quando sono già belle fiorite e alte, si possono mantenere nel loro contenitore d’origine oppure spostare in un vaso più capiente. La differenza tra le piante in vaso e quelle in terra consiste nel tipo di substrato da usare. Nel caso delle zinnie in piena terra, pur adattandosi bene generalmente ovunque, i substrati migliori sono quelli organici, soffici, ben drenati.
Invece, le zinnie in vaso richiedono che al terriccio specifico per le piante da fiore venga aggiunta una quantità di sabbia per circa un quinto del totale del terriccio. Al posto della sabbia è possibile usare ghiaia o perlite. In ogni caso, sul fondo del vaso è sempre gradito un drenaggio di ghiaia che favorisce lo sgrondo. In vaso, ma questo vale in generale per tutte le piante, bisogna controllare che l’acqua non ristagni. Tuttavia, le zinnie in questo caso devono essere bagnate più di frequente che quando sono in terra, perché asciugano molto in fretta.
In entrambi i casi, comunque, al substrato va aggiunto del compost, del terricciato, dell’humus: è sempre una scelta efficace e rappresenta la miglior concimazione che le zinnie possono ricevere.
Le varietà di zinnie
Dopo aver visto la loro coltivazione sia in vaso che in terra – come si è visto, estremamente semplice – diamo un’occhiata alle diverse varianti di zinnie che si possono portare a casa, portando tanto colore nell’ambiente:
- Zinnia “Purple Prince”, una delle più famose. Questa variante ha un colore deciso e luminoso, con toni tendenti al lilla e al viola chiaro. La struttura è robusta, ha una corolla ricca e ordinata e si sviluppa per circa 75 centimetri di altezza.
- Zinnia X Hybr. “Profusion Cherry”. Come dice il nome, è una zinnia ibrida che presenta fiori di un rosso molto inteso, semplici, con il centro che è più acceso rispetto alla “periferia”, ovvero alle zone esterne dei petali. Resiste molto bene al caldo, sia nella coltivazione in vaso che in quella in terra.
- Zinnia Elegans “Raggedy Ann” è una simpaticissima zinnia cactus i cui petali sono rosso fuoco e hanno un bizzarro comportamento tentacolare che dà luogo a un disegno suggestivo e sempre diverso. Esiste una varietà, la Lilac Empress, che appare più ordinata ma in realtà nel periodo di piena apertura i petali divergono e danno alla corolla più spessore e personalità.
- Zinnia Serie Candy Cene, una delle varietà più piccole. Si sviluppa fino a un massimo di 50cm, e i fiori hanno dimensioni regolari di 5cm di diametro. Si riconosce per i petali striati, con colori che comprendono l’arancione, il giallo, il rosso e il viola.
- Zinnia Serie Zahara, è un’altra tra le più piccolina, con la sua altezza di circa 40cm. È una delle più resistenti al caldo e una di quelle tra le più fiorifere. È molto compatta e resiste bene alle più comuni malattie.
- Zinnia “Whirligig”, è la zinnia classica venduta in un mix di semi in modo da ottenere un bel gioco di colori, un aspetto allegro e ricco. Si identifica per le punte dei petali chiare che danno luogo a un bell’effetto bicromatico. Si sviluppa fino a circa 60cm di altezza.
- Zinnia “Yellow”. Il nome è abbastanza indicativo: i suoi petali sono gialli e molto decisi, e come lei è la Zinnia Raspberry che ha i colori di un accesissimo rosso lampone.
- Zinnia “Queen Lime”. Questa serie dal nome altisonante ha fiori sia semplici che complessi, ovvero possono essere i classici fiori della zinnia oppure semisferici, e caratterizzati da un giallo aranciato che è molto elegante. È anche particolarmente alta, con i suoi 75cm di altezza e la sua struttura ramificata in steli lunghi. Questa caratteristica la rende idonea anche come fiore reciso.