Ciliegio da fiore
Si chiama Prunus ornamentale, ed è un ciliegio da fiore capaci di produrre chiome tutte rosa. I ciliegi da fiore sbbelliscono le nostre città nei mesi di aprile e maggio, ma ultimamente sono sempre più presenti in giardino pur non essendo produttori di frutti dolci e succosi. Non sono ancora diffusissimi, nei nostri giardini, i Pruni ornamentali, meglio noti come ciliegi da fiore. Sono però un elegante complemento, simbolo della primavera e corona a fioriture già presenti quali le magnolie, le camelie e le bulbose.
La crescita dei ciliegi da fiore è però rapidissima, come dimostra una sempre maggiore presenza nei vivai direttamente proporzionale all’aumento del numero di ibridi proposti. Il successo è forse legato al grande amore degli italiani verso il Giappone, che ispira e dà luogo a un modo diverso di vedere il ciliegio.
Sakura e Hanami, i più famosi ciliegi da fiore
Seguendo le parole di Paolo Linetti, storico dell’arte giapponese, l’italiano vede il ciliegio utile ad avere le ciliegie, ma in Giappone è il contrario. L’impero del Sol Levante vede nella bellezza fine a sé stessa il vero scopo della coltivazione di un ciliegio, tanto che secoli di selezione sulle piante hanno portato il Sakura (come si chiama l’albero di ciliegio nell’idioma nipponico) a produrre fioriture sempre più maestose.
Esiste anche un momento, chiamato Hanami, in cui i giapponesi si dedicano alla contemplazione della fioritura dei Sakura. Una festa che non è religiosa e che però è uno dei più grandi momenti celebrativi del Paese, durante il quale il Giappone si sente autorizzato a darsi una pausa, a recuperare energie per il proprio anno.
È in questo momento che, agli occhi degli Occidentali, i giapponesi “sono meno giapponesi”, perché assumono dei comportamenti più informali. Chiunque sia appassionato di cultura giapponese, o voglia delle splendide fioriture rosa nel proprio giardino, continui a leggere per sapere quali sono le migliori, con alcuni accorgimenti.
Occhio alla posizione del ciliegio da fiore
Come per tutte le piante, anche per i ciliegi da fiore bisogna stare attenti alla posizione. Sono dei piccoli alberi perfetti per i piccoli giardini, dato che la chioma a pieno sviluppo non arriva a quattro metri di diametro.
I Sakura possono essere piantati a macchie, isolati, o a file sui confini del proprio cortile, ma sempre in posizione ben visibile che ne esalti la fioritura. Come insegnano gli anime, i manga e l’arte nipponica, il ciliegio da fiore dà il meglio di sé posto su un pendio, dove il vento ha modo di creare il famoso “effetto pioggia di petali” quando i fiori sfioriscono.
Pendii a parte, vanno posti in luoghi aperti, soleggiati, perché in caso di luce insufficiente assumono un aspetto stentato, e il tronco perde la caratteristica crescita lineare per allungarsi storto tra le altre piante. Farà piacere sapere che il Sakura resiste bene al freddo, anche a temperature più rigide del limite minimo di -10°, che non lo danneggia se è in un buono stato di salute.
Nel suo sottochioma si possono mettere delle piante, a patto che le loro radici non abbiano sistemi troppo estesi – altrimenti si crea competizione. Un esempio felice sono i bulbi a fioritura primaverile, meglio se in contrasto di colore come il blu.
La messa a dimora dei Prunus
Quando si decide di mettere a dimora un ciliegio da fiore, il terreno deve essere scavato con una paletta dal bordo arrotondato e, dopo aver rotto il terreno della superficie, bisogna continuare con le mani per non rischiare di arrecare danni alle radici.
Regole fondamentali
La messa a dimora di un Prunus da fiore giovane comporta delle irrigazioni regolari nei periodi estivi e di scarse precipitazioni, che servono a tenere fresco il terreno. Anche i Prunus adulti hanno bisogno di irrigazioni regolari, ma non devono essere abbondanti e vanno fatte da giugno in poi in maniera da aiutare l’accumulo di sostanze di riserva nel tronco e negli organi ipogei. Questo comporta una migliore reisstenza al freddo, e prepara le gemme per l’anno successivo.
Le sarchiature superficiali sono d’aiuto, specialmente per le piante giovani che crescono oltre i 50 cm all’anno. Quando arriva a due metri di altezza, il Prunus non teme più la siccità, ma se l’estate è particolarmente secca, se vediamo le foglie accartocciarsi vuol dire che la pianta sta soffrendo. In questi casi, si interviene con un’irrigazione di soccorso fatta quasi a goccia, e comunque molto lentamente, nelle ore serali.
Si ricordi sempre che i Prunus richiedono un terreno fresco, profondo, calcareo e molto fertile – pur essendo in grado di adattarsi a suoli diversi, se dotati di buona permeabilità. Nel momento dell’impianto si può mettere a fondo buca di scasso, mescolato al terrno, del letame maturo che non deve però mai entrare in contatto con le radici.
Infine, i ciliegi ornamentali, quando affrancati, non richiedono specifiche concimazioni.
La potatura non piace al ciliegio da fiore
Una particolarità dei Sakura è che non reagiscono bene ai tagli. Anzi, si può proprio dire che non li sopportino, specialmente se fatti su branche importanti che anzi portano la pianta a un deperimento rapido.
I classici interventi per alleggerire la chioma e diradarla, aumentando la luce sotto, possono essere pericolosi e letali, in quanto la loro reazione alle cesoie è quasi sempre imprevedibile e molto facilmente dà luogo a nuovi rami fuori forma.
Ciò che bisogna tagliare senza remore, appena si vedono, sono i polloni basali e gli eventuali getti che si creano sul tronco, nella parte libera prima delle ramificazioni. I Prunus sono in generale particolarmente soggetti a patologie fungine, e per questo le cesoie devono essere sempre e rigorosamente disinfettate.
Avere nuove piante
Per avere delle nuove piante, si ricordi che gli ibridi sono quasi sempre sterili e, per questo, si riproducono solo per innesto.
Le specie biologiche, invece, si possono riprodurre da seme che, per germinare, deve appartenere a frutti maturi ed essere liberato dalla polpa (questa, infatti, contiene degli elementi che ne impediscono lo sviluppo). In natura le nuove piante non nascono da frutti caduti, ma da frutti mangiati da uccelli e altri animali.
Per la seminazione, quindi, la polpa va rimossa dal seme, e questo va messo in un cassone e ricoperto da terriccio mediamente fertile. Come alternativa, è possibile stratificarli in sabbia fino all’autunno o alla primavera. Il secondo anno, sempre con l’arrivo della bella stagione, si possono trapiantare in vivaio e attendere altri due anni prima di porre a dimora.
Le piante più interessanti
Quello dei Prunus è un genere ampio che conta oltre 400 specie, quasi tutte decidue che includono non solo i ciliegi da fiore, ma anche i ciliegi da frutto, i susini, gli abicocchi e i peschi.
I pruni da fiore sono dei piccoli alberelli “giardinieri” che quando le condizioni sono favorevoli e consentono uno sviluppo pieno, senza potature né patologie, arrivano fino a 8 o 10 metri di altezza – anche se nei nostri giardini ci si imbatte per lo più in esemplari sotto i quattro metri.
Si distinguono per il tronco dritto, di solito tenuto privo di ramificazioni nell’asse principale fino a 200 cm, e con rami ascendenti a formare un’ampia chioma dalla forma espansa, leggermente piramidale ma non troppo densa, che sia in grado di creare un’ombra sì rinfrescante, ma non cupa.
La corteccia è striata in orizzontale, rossiccia nei soggetti giovani e sempre più bruna man mano che l’esemplare in vecchia, nonché sempre più staccata e arricciata come nelle piante da frutta. L’apparato radicale fittonante è robusto e ramificato, e arriva in profondità.
I Sakura crescono rapidamente ma non sono particolarmente longevi. Pochi, infatti, per lo più non potati e lasciati crescere senza costrizioni di spazio, arrivano al secolo di vita.
Prunus Sermulata Ukon
Un albero robusto con chioma espansa realizzata da rami assurgenti e divergenti, fino a quattro metri d’altezza.
I fiori hanno corolle semidoppie, gialle chiare con macchie verdi all’apertura, ma poi sempre più rosa. Creano un bel contrasto con le foglie nuove bronzee, e fioriscono a fine marzo o inizio aprile. In autunno stupisce di nuovo, perché assume un colore rosso-porpora-bruno.
Prunus Serrulata Kanzan
Questa specie si riconosce per i fiori grandi e doppi riuniti a mazzetti, che creano un effetto di grande ricchezza. È di gran lunga la specie più conosciuta (quella di anime e manga), rustica e vigorosa con altezza fino a dodici metri.
In autunno si tinge di color arancione metallico, ma per risaltare pienamente va posto su una cortina scura di sempreverdi. Ha bisogno di un terreno ben drenato, mantenuto fresco o al massimo leggermente umido.
Prunus Umineko
La sua forma è definita perfetta, perché è un albero verticale, eretto, con portamento svettante e chioma poco espansa.
Si ottiene da un Prunus incisa e da un Prunus Speciosa, e dal primo eredita la grande resistenza al freddo. Cresce molto velocemente, e si presenta con giori piccoli e bianchi. È unico per il colore autunnale, con foglie che passano dall’arancio al rosso al bruno. La fioritura avviene in aprile.
Prunus Kiku-Shidare-Zakura
Questo ciliegio da fiore si caratterizza per corolle stradoppie e per un comportamento decadente, quasi penduo, dato da rami tra loro diversi, arcuati in modo elegante che danno verso l’esterno.
I fiori sono di un rosa scuro, e le nuove foglie sono leggermente cangianti, tra il verde e il bronzo in base alla luce. Fiorisce alla fine di marzo, e arriva a circa quattro metri d’altezza.
Prunus serrilata Royal Bungundi
Questo ibrido unisce la fioritura del Kanzan al fogliame scuro tipo Nigra. Si è originato da una mutazione ed è stato isolato da Frank Park nell’Oregon nell’estate del 1990.
In estate, passata la moritura, la pianta diventa più scura, e in autunno cambia nuovamente assumendo un colore aranciato. In genere, si coltiva come alberello con un fusto nudo che diventa decorativo se tenuto a cespuglio per formare macchie e siepature. Alto fino a sette metri, gli esemplari in vendita sono moltiplicati per innesto su ciliegio.
Prunus Hilieri Spire
Un albero vigoroso, con portamento colonnare, adatto per essere anche pianta da viale vista l’altezza fino a 10 metri.
Da adulto si allarga, con la chioma che arriva a un diametro di sei metri. I fiori sono bianchi con riflessi rosati, la corolla è semplice.
Le altre piante ornamentali da fiore
Prugnolo (Prunus Spinosa)
Una pianta spontanea che ha frotti di colore blu scuro quasi nero che maturano a fine estate.
In giardino può essere una risorsa dove ci sono zone poco facilmente raggiungibili e sconnesse che si decide di ri-naturizzare favorendo della biodiversità animale. Più esemplari insieme vanno a formare una macchia spinosa e intricata, che in primavera diventa una nuvola bianca.
Pesco
Il pesco, Prunus persica, dà luogo a splendide fioriture e molte varietà sono sia decorative (all’inizio) che produttive.
Spicca la varietà Springcrest, precoce e possente, con fiori dal colore rosa uniforme e luminoso caratterizzati da stami filamentosi più scuro. La Tabacchiera ha invece un fiore dal colore più freddo, con petali a margine più chiaro, dalla forma stellata e con ciuffo di stami di colore porpora scuro.
Prunus Mume (Albicocco grapponese)
L’albicocco giapponese fiorisce in abbondanza sui rami spogli a primavera, con corolle ricche di un colore rosa squillante e un ciuffo si tami dorati.
È una pianta vigorosa anche se di dimensioni contenute (non supera i tre metri), e ha un comportamento compatto e nodoso. I fiori hanno un profumo molto gradevole.