Prima di occuparci della fioritura delle ortensie iniziamo a conoscere la pianta: l’ortensia, il cui nome scientifico è Hydrangea, è un genere di piante appartenente della famiglia delle Hydrangeaceae che comprende diverse specie legnose arbustive, la cui particolarità sono i fiori, raggruppati in vistose inflorescenze di forma pressoché sferica.
La maggior parte delle specie presentano in natura fiori bianchi ma alcune, come ad esempio il genere H. Macrophylla, producono bellissimi fiori delle tonalità del blu e del rosso, piuttosto che del viola.
Abbiamo visto in un altro post come sia possibile variare la colorazione delle ortensie attraverso il cambiamento del pH del suolo nel quale vengono coltivate, ora scopriamo alcuni importanti suggerimenti per aumentare le durata della fioritura nonché il numero di inflorescenze della pianta e la dimensione dei suoi fiori.
Le ortensie vengono scelte da molti amanti dei fiori come piante ornamentali perché durante la fioritura riescono a creare atmosfere davvero suggestive e a stravolgere l’aspetto di una zona esterna; proprio per questo sarebbe molto utile sapere come aiutare la pianta a produrre i suoi meravigliosi fiori per più tempo, allungando il periodo della fioritura il più possibile.
Ovviamente come accade per tutte le specie, in particolare per gli arbusti da fiore, la manutenzione e la cura di tutti gli aspetti inerenti a suolo, esposizione e necessità specifiche della pianta, sono indispensabili affinché le fioriture siano vigorose e durature.
1. Il clima
Nello specifico, per quanto riguarda le ortensie, gli esperti consigliano, come primo step, quello di valutare al meglio e in anticipo le caratteristiche climatiche della zona di residenza nella quale si intendono coltivare questi arbusti, ai fini di non lasciarsi unicamente tentare dalla bellezza della pianta senza considerare che ogni specie ha necessità particolari e che in assenza del giusto clima potrebbe essere difficile ottenere buoni risultati.
Questo genere di arbusti, originario delle regioni orientali dell’Asia e dell’Himalaya, necessita di un clima con estati fresche per crescere al meglio e di conseguenza sviluppare ottime e splendide fioriture. Questo non significa che non possa crescere in zona calde ma, soprattutto se si tratta di climi torridi, sarà molto difficile vedere infiorescenze vigorose e durature.
2. L’esposizione
Le ortensie prediligono una zona di semi-ombra; necessitano, infatti, di molta luminosità ma, al contempo, di un’esposizione solare mai troppo prolungata, specialmente nelle ore centrali della giornata. Troppo sole diretto farebbe seccare e scolorire i fiori, oltre al fatto che renderebbe la pianta arida e poco vigorosa.
3. L’irrigazione
L’irrigazione delle ortensie deve essere abbondante e frequente; questo arbusto apprezza l’acqua e se irrigato correttamente avrà fogliame di un verde intenso e brillante e fioriture importanti e davvero splendide.
4. La potatura
Come la maggior parte delle specie cespugliose, le ortensie hanno bisogno di essere potate, ma questa operazione va eseguita al momento giusto per non ridurre la loro capacità di fiorire. Il momento migliore per potare le ortensie è subito dopo la fioritura prima che l’energia dell’impianto si concentri sulla formazione di nuovi germogli.
La potatura va effettuata quindi prima della cosiddetta ripresa vegetativa; per alcune specie accorciando drasticamente tutti i rami vecchi e lasciando sulla pianta unicamente due gemme per ogni ramo, per altre varietà, come ad esempio la H. Microphylla, semplicemente eliminando le vecchie infiorescenze e sfoltendo i rami.
5. Cambiare il colore dei fiori con cautela
Un errore comune commesso da alcuni coltivatori di ortensie alla prima esperienza è quello di esagerare con l’aggiunta dei diversi elementi nel terreno (ferro, alluminio, potassio) nel tentativo di cambiare il colore dei fiori. Questa operazione, che può essere fatta tranquillamente con i giusti accorgimenti, non deve però essere praticata con eccessi; così facendo si correrebbe il rischio di portare la pianta ad una sovrapproduzione di foglie a discapito della produzione di fiori, che si presenterebbero in minore quantità.