Molti di noi hanno avuto almeno una volta un’orchidea in casa, rigorosamente in vaso; molto spesso questi meravigliosi fiori vengono regalati nelle occasioni speciali e rappresentano un cadeau sempre apprezzato.
Comunemente chiamate orchidee, le Orchidacee sono una vasta famiglia di piante erbacee perenni, conosciute ed apprezzate principalmente per la grande varietà, per la colorazione dei fiori e per la loro bellezza appariscente; molti di noi apprezzano queste piante anche per il fogliame lucido di un bellissimo verde intenso.
Le orchidee sono tanto belle quanto difficili da coltivare, o almeno questa è la convinzione più diffusa in merito a questi stipendi fiori.
Quando si intraprende una nuova coltivazione è sempre opportuno approfondire la conoscenza della specie in questione e, partendo da lì, seguire alcune regole in modo da affrontare al meglio la nuova avventura. In realtà, anche per quanto riguarda le orchidee, con i giusti accorgimenti e un pizzico di pollice verde sarà possibile ottenere meravigliose piante con cui decorare i nostri spazi interni.
Il consiglio più importante, valido per tutti i tipi di coltivazioni e quindi anche per le orchidee, è quello di procede passo dopo passo iniziando con un singolo esemplare; inoltre è molto importante iniziare con una specie di orchidee facile da coltivare, come ad esempio la Phalaenopsis.
La chiave del successo per la coltivazione di tutte le piante d’appartamento consiste nell’imitare, per quanto possibile, le condizioni di crescita naturali delle varie specie, soprattutto per quanto riguarda il terreno e il tasso di umidità del suolo e dell’aria.
Per coltivare le orchidee è necessario utilizzare un substrato specifico, facilmente reperibile in un qualsiasi garden center.
Non dobbiamo mai esporre le orchidee alla luce diretta del sole, perché sia i fiori che le foglie si ustionano facilmente; la luce solare tollerata è esclusivamente quella della prima mattina o del tardo pomeriggio. Per garantire una crescita prosperosa è comunque importante posizionare le piante in una zona molto luminosa.
Le orchidee sono molto sensibili all’acqua e soprattutto ai ristagni idrici; necessitano di un alto tasso di umidità, ma l’ideale è nebulizzarla su foglie e fiori e annaffiare il terriccio una sola volta alla settimana, con modeste quantità di acqua; la regola è quella di irrigare solo quando il terreno risulta secco al tatto.
È possibile concimare le orchidee con prodotti specifici ad alto contenuto di azoto, ma questa operazione non risulta necessaria se le condizioni di clima e suolo sono perfette.
In estate è consigliabile spostare le piante all’esterno, in un luogo ombreggiato ma luminoso, dove possano ricevere una leggera brezza.
Dopo la fioritura è necessario rimuovere i fiori in modo da dare alla pianta la possibilità di fiorire nuovamente; la seconda fioritura non arriverà subito ma ci vorranno diversi mesi.
Trascorsi 2 o 3 anni, quando vedremo che le radici cominciano ad avere poco spazio, sarà il momento ideale per trapiantare le orchidee in un vaso più grande.