Come coltivare i Papaveri
I papaveri appartengono ad un genere di piante erbacee, le Papaveraceae, che comprende circa 50 specie differenti; la varietà più conosciuta, il Papaver rhoeas, fiorisce tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate nei campi delle zone a clima temperato.
Le distese di papaveri sono in grado di catturare l’attenzione di chiunque grazie alla meravigliosa tonalità dei fiori, un arancione molto intenso, quasi rosso; il papavero è molto apprezzato, ma generalmente escluso dalle coltivazioni domestiche in quanto fiore spontaneo e molto delicato.
In realtà è possibile ricreare la suggestiva sensazione provocata dalla visione di un campo di papaveri su piccola scala, attraverso la coltivazione in vaso di questo bellissimo fiore.
La coltivazione del papavero, di fatto, non è semplicissima, ma seguendo alcuni semplici consigli pratici si potrà avere successo nell’impresa; tra le numerose varietà di papaveri esistenti quelle che meglio si prestano alla coltivazione in vaso sono: il Papavero orientale, il Papavero islandese, il Papavero della California e la varietà Shirley.
Il Papavero orientale si distingue per le grandi dimensioni dei fiori e per la loro accesa tonalità arancio-rossa, anche se ci sono altri colori, tra cui rosa, bianco e viola; questa varietà è la più alta (raggiunge 1 metro e 20 di altezza).
Il Papavero dell’Islanda è il più adatto alla coltivazione nei climi freddi e i suoi fiori tendono a durare più a lungo; quello della California è perenne e, come quello islandese, predilige estati fresche e posizioni in semi ombra.
Infine, la varietà Shirley, un ibrido ottenuto dal Papavero europeo, si distingue per la bellezza e la delicatezza del fiore.
Come avviare la coltivazione del Papavero
1.
Per prima cosa abbiamo bisogno di un contenitore di medie dimensioni e di un substrato né troppo sciolto né troppo compatto e ricco di materia organica. È necessario che il terriccio sia ben drenante, perché il papavero è molto sensibile all’acqua in eccesso.
Questi fiori hanno bisogno di una esposizione che garantisca loro circa 6-7 ore di sole al giorno, ma se viviamo in un posto molto caldo è assolutamente indispensabile che non siano esposti all’eccessivo calore pomeridiano.
2.
I semi andranno seminati direttamente nel vaso definitivo e distribuiti in maniera minuziosa poiché molto piccoli.
3.
Le annaffiature dovranno essere regolari sino a quando i semi saranno germogliati, ciò avverrà circa 25 giorni dopo la semina, a seconda della varietà e del clima. Una volta cresciuti, i papaveri necessitano di irrigazione moderata ma regolare durante il periodo di fioritura e quello immediatamente precedente.
Una volta terminata la fioritura si può sospendere l’irrigazione, lasciando che il terreno si asciughi sino a 2/3 cm di profondità prima di dare nuovamente acqua alla pianta.
4.
Il papavero non è una pianta molto esigente, infatti può crescere anche in terreni piuttosto poveri, ma se vogliamo migliorare la sua fioritura è consigliato aggiungere un fertilizzante liquido nell’acqua di irrigazione ogni 15 giorni, unicamente durante il periodo di fioritura e quello immediatamente precedente.
5.
I principali nemici del papavero sono gli afidi e gli acari, nonché alcune malattie fungine; l’unico modo per allontanare tali pericoli è porre molta attenzione al drenaggio del terreno.