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Giardinaggio indoor e outdoor

Come coltivare l’Ibisco

Con i suoi fiori sgargianti e vorticosi che attirano farfalle e colibrì, l’ibisco (il cui nome botanico è H. rosa-sinensis ) è un fiore che illumina il giardino estivo come pochi altri fiori sanno fare. Queste piante tropicali sono disponibili in una vasta gamma di colori sorprendenti, tra cui il rosso, il giallo, il rosa, l’arancione, le tonalità pesca, corallo e bianco.

Se coltivati bene, questi fiori a cui piace molto il clima caldo, vi regaleranno fioriture ininterrotte dalla primavera all’autunno. Ecco allora tutto quello che c’è da sapere su questo bellissimo fiore e quali sono tutti i passaggi per coltivare al meglio una pianta di Ibisco, forte, sana e rigogliosa.

Qualche informazioni prima di iniziare

L'Ibisco, un bellissimo fiore tropicale da coltivare in giardino.

Prima di iniziare, come sempre, ecco qualche informazioni utile che vi aiuterà a conoscere più da vicino questo bellissimo fiore.

L’ibisco è una pianta perenne, ha fiori grandi, a forma di disco e le specie di ibisco perenne che si trovano nei giardini sono quasi sempre il risultato dell’ibridazione di specie di ibisco autoctone, tra cui Hibiscus moscheutos  (Rose Mallow) e H. coccineus (Swamp Hibiscus)

Nelle aree più fredde queste specie muoiono in inverno per ricrescere poi in primavera. Le varietà nane raggiungono solo pochi centimetri di altezza, mentre le varietà standard possono crescere anche di qualche metro.

La specie di ibisco più grande, più arbustiva e resistente è la H. syriacus (Rosa di Sharon). Produce un’abbondanza di fiori più piccoli, ma cresce in un arbusto molto più grande che non muore in inverno. 

Veniamo adesso a tutti i passaggi per una corretta coltivazione.

La posizione ideale

Per prima cosa bisogna selezionare un luogo adatto: in pieno sole. L’ibisco richiede dalle sei alle otto ore di sole diretto al giorno per prosperare bene. In più, se vivete in ​​una zona soggetta a vento, posizionate le piante in luoghi protetti, poiché i fiori sono delicati e si strappano facilmente in caso di forti folate di vento.

L’Ibisco si può coltivare anche in vaso, un’ottima soluzione se volete godervi le piante ma non avete troppo spazio a disposizione per piantare a terra. L’ibisco è un fiore tropicale che richiede temperature calde, quindi anche coltivarlo dentro casa in inverno può essere un opzione valida.

Il terreno giusto

Per una crescita ottimale, l’ibisco richiede un terreno ricco. Arricchite la terra prima di piantare con un buon compost fatto in casa o con del concime biologico. Aumentare ulteriormente la fertilità del suolo vuol dire incoraggiare abbondanti fioriture di ibisco che crescerà molto più facilmente in un terreno fornito di tutte le sostanze nutritive.

L’ibisco cresce meglio in un terreno leggermente acido con un pH compreso tra 6,5 ​​e 6,8. Prima di piantare, determinate il pH del terreno testandolo e, se necessario, applicate le modifiche necessarie per alterare il pH fino a quando non sarà diventato acido. 

Prima di procedere aspettate due settimane e poi verificate nuovamente l’area di semina per assicurarvi che i livelli di pH siano ideali per la coltivazione.

E ricordate: se scegliete di coltivare l’ibisco in vaso, usate un terriccio che drena bene e che è composto ad hoc per piante che hanno bisogno di un ph acido.

La pianta

L'Ibisco, un bellissimo fiore tropicale presente in natura in diversi colori.

Scavate un buco nel sito di piantagione, che sia profondo quanto la zolla di ibisco e largo due o tre volte di più. Rimuovete poi con attenzione l’ibisco dal suo contenitore e sistematelo nel buco del terreno.

Riempite il buco di impianto a metà con il terreno scavato dalla buca, quindi annaffiate bene per sistemare la pianta ed eliminare eventuali sacche d’aria. Finite di riempire la buca e tamponate il terreno intorno alla pianta. 

Aggiungete uno strato di concime attorno alla base della pianta, quindi annaffiate di nuovo fino a quando il terreno sarà ben inumidito.

Le annaffiature dell’ibisco

Mantenete il terreno che circonda l’ibisco umido ma non inzuppato. Per la prima settimana dopo la semina, annaffiate giornalmente, diminuendo gradualmente fino a una volta ogni due giorni nella seconda settimana, e poi circa due volte a settimana in seguito, quando il periodo delle piogge frequenti è finito. 

Se il clima diventa particolarmente caldo e secco, annaffiate a giorni alterni. Evita di annaffiare il fogliame durante l’irrigazione dell’ibisco perché questo potrebbe portare alla comparsa di malattie, come la muffa.

Il ruolo del fertilizzante

Una volta che l’ibisco si è stabilizzato e si osserva una nuova crescita, nutrite ogni due settimane con un fertilizzante per piante in fiore.

Per garantire che l’ibisco riceva i nutrienti essenziali, concimate anche mensilmente. Il ruolo del fertilizzante è molto importante per la buona crescita di questo fiore, quindi prendetevi tutto il tempo necessario per sceglierne uno che sia adatto e di buona qualità.

La potatura (per favorire la fioritura)

L'Ibisco, un bellissimo fiore tropicale da coltivare in giardino.

Le fioriture di ibisco durano solo un giorno prima della chiusura e, alla fine, cadono dalla pianta. Mantenete la pianta sempre in ordine rimuovendo le fioriture esaurite. Per le piante che svernano in casa ma anche per quelle coltivate all’aperto con un clima mite, potate l’arbusto di un terzo verso la fine dell’inverno o all’inizio della primavera. Rimuovete i rami incrociati e morti e potate la pianta in modo che tutti gli steli abbiano la stessa lunghezza.

Attenzione a parassiti e malattie

L’ibisco è suscettibile a diversi parassiti e malattie. Il danno provocato da insetti nocivi all’ibisco include la caduta prematura dei fiori, la mancata fioritura e la prosperità della pianta in generale, come i buchi nelle foglie e nei petali e una sostanza appiccicosa che si forma sulla pianta e sulle superfici. I parassiti comuni includono afidi, acari, tripidi e mosche bianche. 

Controllate periodicamente la pianta di ibisco per vedere se sono presenti segni di parassiti e danni da parassiti. Trattate le infestazioni minori rimuovendo i parassiti con un forte getto d’acqua. Per le infestazioni ricorrenti o più gravi dovrete invece applicare dei prodotti specifici.

L’ibisco è anche suscettibile alle malattie delle foglie, compresa la muffa grigia (botrytis) e l’oidio. Tali disturbi causano macchie bianche, grigie o gialle sulle foglie e possono portare a gemme ammuffite che cadono prima della fioritura. Se compaiono i sintomi, trattare la pianta con un fungicida appropriato, facendovi consigliare nel vostro negozio di fiducia.

In conclusione

Coltivare l’ibisco è un’esperienza gratificante, un modo per aggiungere al giardino un bel tocco colorato e tropicale con un fiore elegante e fuori dal comune. 

Mettete in pratica questi suggerimenti per la semina e per la manutenzione e potrete godere di fioriture abbondanti e colorate per tutta l’estate, oltre a poter ammirare un giardino dal fascino esotico e dal sapore tropicale.

Varietà di Ibisco consigliate

Ci sono molte varietà ibridi di ibisco resistenti facilmente reperibili per la coltivazione casalinga. Ecco quelle che vi consigliamo:

  • ‘Lord Baltimore’: Ibisco a fiori rossi;
  • ‘Sweet Caroline’: Ibisco a fiori rosa con sfumature più scure;
  • ‘Blue River II ‘: Ibisco a fiori bianchi;
  • ‘Kopper King’: Ibisco con grandi fiori rosa con sfumature rosse.

Curiosità sull’Ibisco

Non potevamo non finire la nostra guida sull’Ibisco citando qualche curiosità che ha reso questo fiore famoso in tutto il mondo:

  • Questa pianta in passato veniva utilizzata per lenire il mal di testa, gli arti doloranti, la tosse e le infiammazioni:
  • Il tè all’ibisco è composto da parti diverse dell’Hibiscus sabdariffa, noto anche come Roselle o Florida Cranberry. È originario dell’Africa occidentale, ma ora è coltivato anche in America centrale, nei Caraibi e persino in Florida.
  • In epoca vittoriana, regalare un fiore di ibisco a una persona significava che il donatore riconosceva la delicata bellezza del ricevente. Lo sapevate?

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