Quando si parla di arredamento, le piante sono una grande fonte di ispirazione e se negli scorsi anni le piante grasse l’hanno fatta da padrone, adesso i nuovi trend ci indicano una nuova direzione da guardare, verso una pianta nuova che ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo must have di quest’anno: l’erba della Pampa.
L’erba della pampa: il nome e la storia della pianta

L’erba della Pampa, conosciuta anche con il nome di Cortaderia, è una pianta perenne dai pennacchi decorativi e molto lunghi. Come il suo nome preannuncia, si tratta di una pianta che fa riferimento proprio alla pampa argentina, dove questa specie cresce in modo spontaneo.
I giardinieri coltivano l’erba della pampa con il nome di Gynerium, facendo riferimento a tutte quelle piante che per la botanica sono incluse nel genere Cortaderia. Questo perché l’esatta denominazione, Cortaderia, è stata introdotta soltanto nel 1897, quando già da parecchi anni queste piante erano conosciute con la denominazione di Gynerium.
La separazione di questi due generi ha collocato sotto il nome di Cortaderia circa sette specie, di cui la più nota è la Cortaderia Argentea, detta anche Erba delle Pampas, mentre sotto il nome di Gynerium con il tempo è rimasta solo una specie: la Gynerium saccharoides, tipica dei distretti tropicali dell’America centrale e meridionale.
Il nome Gynerium si deve ai naturalisti tedeschi che nei primi anni dell’Ottocento viaggiarono per l’America in esplorazione botanica; questo nome è un’allusione a un fiore con pistillo a piuma e deriva, più precisamente, dal greco γυνή che significa «donna» e ἔριον «lana», proprio per l’aspetto piumoso delle sue infiorescenze femminili.
Le caratteristiche

La Cortaderia appartiene alla famiglia delle graminacee ed è una pianta perenne con larghe foglie simili alle lame di una spada. L’Erba della Pampa si può utilizzare per realizzare delle eleganti bordure e i cespugli in giardino, molto utili anche al mantenimento della privacy. Tuttavia, è come pianta isolata all’interno del giardino che la Cortaderia riesce a dare il meglio di sé.
I colori dei suoi pennacchi durante la fioritura spaziano dal marrone al rosa, dal color crema all’argento, ma le sue cromie tendono a virare verso il beige con l’avanzare dell’inverno. I pennacchi in qualche ricordano quelli della celosia anche se quest’ultima è una pianta molto più piccola e caratterizzata da colori più vari e marcati rispetto all’Erba delle Pampas.
La Cortaderia può raggiungere altezze importanti, anche superiori a tre metri, e uno dei suoi più grandi pregi è che può raggiungere il massimo della sua fioritura durante il mese di ottobre, quando buona parte dei colori delle altre piante del giardino si stanno invece spegnendo. Il lato negativo, se proprio vogliamo trovarne uno, è che questa pianta necessita di molto spazio e in un piccolo giardino potrebbe risultare troppo costretta.
Foglie e annaffiatura

Le foglie dell’erba della Pampa sono piuttosto taglienti ed è sempre bene indossare guanti, occhiali e abiti che coprano le braccia e le gambe per evitare di ferirsi durante la cura di queste piante. In particolare, non bisogna mai tirare le foglie perché queste, scorrendo all’interno del palmo della mano, potrebbero provocare tagli anche profondi.
L’Erba della Pampa è una pianta facile da coltivare e non richiede cure particolari. La messa a dimora si pratica in aprile su terreno che sia ben drenato e fertile. Dopo aver scavato una buca e avere aggiunto il concime organico si può posizionare la pianta insieme ad altro terriccio da giardino che servirà a compattare il fusto. Dopo la messa a dimora, è necessario annaffiare abbondantemente il terreno.
L’Erba delle Pampas è una pianta molto rustica e gradisce una buona esposizione al sole. L’ideale sarebbe sistemarla in luoghi in pieno sole che siano però riparati dai venti. Il vento, insieme alla neve e alla grandine, sono le cause più frequenti di rottura degli steli, diventano sempre più fragili con l’avvicinarsi dell’inverno.
L’apporto di acqua durante le stagione secche deve essere sempre assicurato, con un’annaffiatura costante intorno alla pianta prima per evitare che il terreno si asciughi troppo in caso di prolungati periodi di siccità.
Dopo alcuni anni la pianta tenderà a svilupparsi verso l’esterno mentre la parte interna, quella più vecchia, morirà in modo progressivo. Dopo qualche anno avremo quindi una pianta che alla base sarà molto simile alla bocca di un vulcano, con la parte interna ormai morta, mentre la parte vegetativa si espanderà sempre più verso l’esterno.
Quando questo accade è il momento di agire con uno sfoltimento, sradicando le parti indesiderate e lasciando una porzione della radice, fondamentale per fare in modo che si sviluppi una nuova pianta più piccola e più giovane.
Rimozione della vegetazione e potatura

Le tecniche per rimuovere la vecchia vegetazione dell’anno prima sono due: la bruciatura e il taglio delle vegetazione.
Bruciare la pianta è una tecnica molto veloce che però deve essere eseguita avendo cura di non danneggiare nulla (soprattutto se la pianta è vicina a case ed edifici). In pochi minuti tutta la parte aerea della pianta sarà bruciata ma questo non arrecherà particolari danni alla pianta.
Anche la potatura è un passaggio molto importante per questa pianta, soprattutto perché è solo attraverso la potatura che potrete tenerla ordinata nel tempo, evitando il classico effetto in stile ammasso di erbacce. Si pota alla fine dell’inverno, prima che la pianta possa riprendere il suo ciclo vegetativo.
Le diverse varietà

In natura esistono diverse varietà dell’Erba della Pampa, ognuna con delle peculiarità diverse e tutte molto adatte per abbellire il giardino o decorare anche gli interni.
Pumila

questa varietà ha una forma molto compatta e un colore bianco-piumato, con pennacchi piuttosto stretti. La fioritura comincia in tarda estate o all’inizio dell’ autunno ed è più precoce se ci spostiamo verso i climi più caldi. Le foglie sono di colore grigio-verde.
Patagonia

I pennacchi sono colorati, nei toni del grigio e del beige, e questa varietà tollera bene il freddo. Il fogliamo si presenta inarcato e l’autunno è il periodo di massimo splendore.
Evita

I pennacchi sono di color giallo-crema e la punta del fiore è bianca. La fioritura è molto precoce e l’effetto scenico è garantito.
Highfield Pink

Questa varietà ha pennacchi di colore rosa pallido che tendono al bianco ed è apprezzata per i suoi fiori aperti e disposti sugli steli in modo libero.
Monstrosa

È considerata forse la più bella Erba della Pampa per le sue fioriture tardo autunnali/invernali, con piume soffici e dall’aspetto bianco-argenteo che splendono sotto il sole invernale.
Silver Feather

Questa invece è una varietà bassa, con foglie di colore verde e crema, che raggiunge circa un metro di altezza e larghezza. I pennacchi sono di colore argento-bianco.
Aureolineata

È considerata la varietà più bassa in altezza, con un fogliame inarcato.
Sunningdale Silver

I pennacchi sono di colore argento-bianco e spiccano sopra le foglie che invece sono grigio-verdi. Anche questa è considerata una delle migliori varietà per decorare il giardino.
Scopri 10 bellissime idee per decorare con l’Erba della Pampa!