La Camelia è una pianta fiorita e sempreverde appartenente alla famiglia delle Theaceae; originaria dell’Asia orientale, è attualmente diffusa in tutto il Pianeta.
Esistono oltre 300 varietà di Camelie, presenti in molti colori e adattate a diverse tipologie di terreno e a differenti condizioni climatiche, purché appartenenti a zone caratterizzate da clima temperato.
Camelie, coltivazione e cura
La Camellia japonica, la varietà più popolare nel nostro Paese, è una pianta ornamentale a portamento arbustivo che raggiunge un’altezza massima di sei metri, ha foglie ovali o ellittiche, lucide e molto persistenti, di un bellissimo verde intenso.
Questa varietà richiede un’esposizione in ombra parziale e un’irrigazione moderata ma costante, soprattutto durante i mesi più caldi; la Camelia va piantata in primavera o in autunno.
È sempre consigliato aggiungere uno strato di pacciamatura a lenta evaporazione per proteggere le radici dalle temperature invernali e dagli sbalzi termici; durante il primo anno di vita della pianta è essenziale non trascurare mai l’irrigazione, lasciando seccare un po’ il terreno tra una annaffiatura e l’altra.
Le Camelie, in particolare le specie più giovani, hanno bisogno di ricevere ombra nel pomeriggio; un modo semplice per essere certi che la pianta sia posizionata nel luogo giusto è quello di coltivarla nella zona nord o sul lato est dell’abitazione.
Una volta raggiunti i tre anni, le Camelie non richiedono più molta acqua e l’irrigazione potrà essere diminuita anche nel periodo più caldo dell’anno; un fattore da non trascurare mai riguarda, invece, il livello di drenaggio del terreno, che deve essere tale da garantire l’assenza di ristagni idrici e muffe.
È consigliato proteggere la Camelia dalle correnti e ricordarsi che questa pianta non tollera l’aria di mare.
È buona norma fertilizzare la pianta in primavera e all’inizio dell’estate, seguendo sempre il dosaggio indicato dal produttore e l’utilizzo adatto a questo genere di piante.
Una volta terminato il periodo di fioritura la Camelia dovrà essere leggermente potata, eliminando rami secchi o danneggiati, quelli troppo vicini tra loro per fare spazio e consentire un ottimo passaggio di aria e quelli più bassi per incoraggiare la crescita in altezza del cespuglio.
Possiamo coltivare le Camelie anche in vaso, sarà sufficiente utilizzare un ampio contenitore, che abbia un diametro minimo di 40-50 cm o più; esistono numerosi ibridi, in particolare la Camellia oleifera, che permettono la coltivazione anche a temperature molto basse (-15 ° C.).
Per quanto riguarda i problemi che possono riguardare queste piante, il più tipico è l’ingiallimento del fogliame, uno scolorimento che compare al centro delle foglie; quando le foglie appaino secche sui bordi o cadono in eccesso la causa solitamente è legata ad un uso eccessivo di concime.
Anche la clorosi è un disturbo piuttosto comune per le Camelie e si sviluppa a causa di un terreno troppo alcalino o come conseguenza di un qualsiasi eccesso o drastica diminuzione della quantità di determinate sostanze nutritive. Il PH del terreno può essere corretto utilizzando il ferro chelato, lo sfagno o lo zolfo.
Tra le malattie che con più probabilità possono affliggere le Camelie si segnalano quelle causate da funghi, cocciniglie e afidi, nonché alcune malattie batteriche e virali.