Come realizzare coltivazioni su letti rialzati
Molte volte sia in orti che in giardini una delle operazioni più lunghe e complesse è quella di differenziare il terreno a seconda della specie di impianto; piante fiorite ma anche ortaggi e sempreverdi hanno, per ogni specie, necessità differenti, e riuscire ad “assecondarle” significa avere sempre piante belle e orti produttivi.
La tecnica di coltivazione su letti rialzati ha in primis proprio lo scopo e le giuste caratteristiche strutturali per permettere questa differenziazione e per farlo con assoluta semplicità, dandovi modo di variare il terriccio a seconda delle esigenze specifiche dei vostri impianti, così sarà facile ottenere un letto per piante che amano il terreno acido, un altro per quelle che preferiscono un terreno basico, o poca irrigazione e così via; concimando anche miratamente e senza sprechi.
In sostanza questo stile di coltivazione consiste nel rialzare il terreno destinato allo specifico impianto (letto), rispetto al terreno circostante, e di delimitare le varie coltivazioni attraverso l’utilizzo di assi di legno, piuttosto che mattoni o mattonelle.
Ma i vantaggi di questo metodo di coltivazione sono davvero molti; ad esempio il fatto che evitando di calpestare la zona coltivata quando la si lavora o semplicemente quando si fa manutenzione o raccolta, proprio perché rialzata rispetto al terreno di lavoro, si evita di compattarla permettendo così un maggiore afflusso di aria di cui le radici hanno estremo bisogno.
Altro vantaggio non indifferente è l’aumento della produttività ottenuto grazie al fatto che le piante possono stare vicine le une alle altre, poiché non è necessario prevedere terreno di passaggio, e in questo modo si limita moltissimo anche il problema della crescita delle erbe infestanti, diminuendo di conseguenza la manutenzione in generale.
Inoltre con questa tecnica è possibile coltivare anche se si dispone di un giardino con un terreno poco idoneo, poiché rialzandolo potrete ottenere una zona con del terriccio composto ad hoc per il vostro impianto, che in aggiunta avrà un drenaggio migliore poiché rialzato rispetto al terreno compatto sottostante nel quale si formano i ristagni d’acqua (dannosi anche per il proliferare di malattie fungine e attacchi di parassiti).
In ultimo, coltivando su letti rialzati, in caso di ortaggi, avrete la possibilità di estendere nel tempo le coltivazioni, e di aumentare di conseguenza la produzione, poiché i letti rialzati si riscaldano prima in primavera e restano produttivi per un periodo più lungo.
La realizzazione di letti rialzati è davvero semplice, vi basterà alzare il terreno di almeno 15/20 cm; un’altezza inferiore e sconsigliata, mentre una maggiore sarà utile per evitare di chinarsi durante i lavori di giardinaggio e quindi decisamente più comoda.
La lunghezza del letto è assolutamente opzionale e condizionata unicamente da ciò che volete ottenere, da cosa desiderate coltivare e da quanto volete estendere tale coltivazione. Per quanto riguarda invece la larghezza è consigliabile che essa sufficientemente ampia per consentire la piantumazione di almeno due file di piante. Prestate però attenzione a non esagerare in larghezza per non correre il rischio di non arrivare al centro del letto quando dovrete raccogliere o fare manutenzione.
Per quanto riguarda la delimitazione dei letti l’unico accorgimento, in caso decidiate di utilizzare il legno e realizzare da voi il vostro perimetro di confine, è quella di passare periodicamente due mani di impregnante protettivo alle assi di legno in modo che resistano meglio al tempo e alle varie condizioni climatiche e, nel casi si tratti di assi di recupero, prestare attenzione ad eventuali chiodi o viti potenzialmente pericolose.
È possibile trovare in commercio, presso un qualsiasi garden center, dei kit predefiniti che includono giunti di collegamento e cerniere, in modo da poter configurare forma e altezza del letto qualsiasi siano i vostri spazi e le vostre necessità.