Progettare un giardino: i 10 errori da evitare
Quando si progetta un giardino le soluzioni per farlo sono due: da un lato ci si può affidare al fai da te, sempre se si dispone di capacità, attrezzature e soprattutto tempo; dall’altro ci si può affidare ad un esperto del settore, come un architetto di giardino o landscape designer, che sviluppa un progetto professionale sulla base delle nostre esigenze.
Per tutti coloro che vogliono avventurarsi nella realizzazione di un giardino fai da te, Flavia Pastò Landscape Designer ha preparato una lista di 10 errori comuni in fase di progettazione, dandovi spunti per evitarli e realizzare così il giardino dei vostri sogni.
1. Non focalizzarsi sulle esigenze
Molte volte capita che si progetti uno spazio esterno bellissimo, ma poco funzionale. L’errore sta proprio nel non considerare le esigenze di chi utilizzerà questo giardino: occorre quindi fare una lista di come si intende sfruttare l’area. Se siete una famiglia che ama mangiare all’aperto, la priorità sarà trovare uno spazio dove posizionare la zona living; al contrario, se lo spazio esterno è dedicato al gioco, allora aiuole, alberi e arbusti andranno posizionati in modo da lasciare ampi spazi liberi. Solo una volta che si saranno analizzate tutte le esigenze si potrà iniziare a progettare l’area esterna senza sbagliare.
2. Innamorarsi di altri giardini e volerli replicare uguali
Uno degli errori più comuni consiste nell’innamorarsi di un giardino e volerlo replicare pari pari. Anche se l’avete visto su una rivista, da amici o sui social, vi ha fatto perdere la testa e lo desiderate a casa vostra, sappiate che non sempre è possibile. Infatti non tutti i giardini sono adatti ad ogni luogo. Ci sono molti fattori che vanno analizzati prima di iniziare la progettazione del giardino, come la zona climatica, l’esposizione, il tipo di terreno e le modalità di utilizzo finale.
3. Non tenere conto delle condizioni specifiche del luogo
Ogni giardino ha le sue caratteristiche ed è importante conoscerle per creare uno spazio verde nella maniera più corretta. Il terreno, per esempio, è uno degli elementi fondamentali: va analizzato non solamente dal punto di vista della sua conformazione chimica ma anche della sua morfologia. Potremmo avere terreni compatti, argillosi, sabbiosi o acidi che ci potrebbero precludere l’utilizzo di alcune piante. O anche terreni in pendenza dove diventa complicato mettere a dimora determinati alberi e arbusti.
4. Scegliere piante di zone climatiche differenti
La scelta delle piante è fondamentale per progettare un giardino bilanciato e coerente che non deve diventare una collezione di piante singole, per quanto piacevoli possano essere. Purtroppo gli appassionati amatoriali spesso si fanno prendere la mano scegliendo tante piante di zone climatiche differenti non solo tra loro ma soprattutto dalla zona dove verrà realizzato il giardino. Il risultato è un giardino che sembra più un orto botanico che un angolo verde curato e rigoglioso. Occorre infatti aver chiara la zona climatica di appartenenza poiché, per esempio, le piante che vivono in Sicilia difficilmente sopravvivono ai freddi inverni del nord Italia.
5. Non considerare la dimensione delle piante
Quando si lavora con le piante occorre aggiungere una quarta dimensione al progetto, ovvero la dimensione tempo. Conoscere la crescita di alberi e arbusti è di fondamentale importanza per creare un giardino che duri nel tempo e soprattutto che resti armonico. Uno degli errori più comuni è quello di scegliere piante con una crescita esagerata per ambienti piccoli, creando poi un senso di soffocamento all’area e rendendo lo spazio più ristretto. Allo stesso modo anche scegliere piante dal portamento più contenuto o dalla texture sottile per giardini molto vasti porterà ad un aumento del senso di ampiezza del giardino.
6. Sbagliare ad abbinare i colori
I colori sono molto importanti anche in giardino. Vi sognereste mai di colorare le pareti della cucina di blu se avete i mobili rossi all’interno? Ecco, lo stesso vale anche per il giardino. Bisogna saper abbinare correttamente i colori delle foglie con quelli dei fiori, delle bacche e delle cortecce.
E ricordarsi che non avremo solamente le diverse gradazioni di verde durante il periodo primaverile, ma anche tutte le eventuali sfumature arancioni, rosse o dorate nei mesi autunnali.
7. Non soffermarsi sulla scelta dello stile del giardino
Ma lo sapevate che anche per i giardini esistono dei precisi stili? Proprio come l’architettura o l’interior design, anche il giardino risponde ad alcune regole stilistiche ben precise ed è molto importante soffermarsi su questo punto durante la fase progettuale. Di norma è consigliato seguire lo stile dell’abitazione, evitando di realizzare per esempio un giardino all’inglese accanto ad una casa in stile moderno, o viceversa un giardino mediterraneo in un cottage sulle colline.
8. Non prestare attenzione all’esposizione
Il giardino è esposto a sud o a nord? È soleggiato per gran parte della giornata o è in ombra?
Osservare come il sole si muove nell’arco della giornata nell’area dove volete realizzare il vostro giardino vi permetterà di capire meglio quali saranno le zone più soleggiate e quelle invece in ombra. In questa maniera potrete selezionare le piante mettendole a dimora nelle zone più adatte in base alla loro necessità di esposizione al sole. O inserire alberature che creano ombra o piccole pergole per proteggere per esempio la zona living dalla calura estiva.
9. Non pensare alla manutenzione
La scelta delle piante deve essere fatta anche in base al pollice verde e al tempo che ciascuno può dedicare al giardino. Ci sono infatti piante che hanno bisogno di una minor manutenzione e per questo sono adatte a chi non ha molto tempo a disposizione per curarle, o al contrario piante che richiedono molta attenzione e cure, ideali per chi ha il pollice verde e ama dedicarsi al giardinaggio. Quindi quando progettate un giardino valutate bene questo punto se desiderate che il vostro angolo verde rimanga bello e ordinato nel tempo.
10. Sottovalutare il bisogno idrico
Altro errore molto comune è legato all’acqua. Mettere a dimora piante che richiedono un gran apporto idrico in zone con clima particolarmente secco vi obbligherà a frequenti irrigazioni. Meglio quindi optare per un dry garden (o giardino secco), ideale anche in un’ottica di sostenibilità ambientale e risparmio energetico.
Nell’articolo Flavia Pastò Architetto di Giardini ci ha illustrato i 10 errori più comuni che si commette nel realizzare e nel progettare un giardino.