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La valeriana è una pianta relativamente semplice da coltivare, a patto che le si offra un ambiente ricco di umidità, in quanto in natura cresce spontaneamente sulle rive dei corsi d’acqua, nei boschi, ma non ha difficoltà ad adattarsi anche ai nostri giardini e ai nostri piccoli orti, cittadini e non, così come in un bel vaso sul balcone o in terrazzo.

La pianta, infatti, non ha particolari esigenze né climatiche (resiste anche a temperature che arrivano ai quindici gradi sotto zero!) né a livello di terreno, anche se per crescere e proliferare nel modo corretto e senza fare fatica preferisce terreno relativamente umido e mediamente pesante, preferibilmente argilloso, con un buon drenaggio, e in una zona semi ombreggiata, anche se la pianta, in sé, non teme il sole.

Valeriana officinalis

Si tratta anche in una pianta particolarmente rustica, forte e resistente, che non viene attaccata da particolari malattie o parassiti, qualità che ne rende la coltivazione “casalinga” ancora più semplice e adatta anche a chi non ha il pollice particolarmente verde o non dispone di attrezzature speciali, serre o conoscenze particolari in fatto di giardinaggio. 

Annaffiatura e concimazione della valeriana

Quello di cui invece la pianta non può fare a meno sono abbondanti annaffiature, che vanno somministrate, però, una volta che il terreno si è asciugato da quella precedente. Per quel che riguarda il concime, invece, è possibile somministrare alle piante del concime specifico, che andrete ad aggiungere all’acqua con cui le annaffiate, una volta al mese, sempre che non abbiate a disposizione un po’ di letame maturo, che funziona meglio di qualsiasi prodotto di origine chimica.

I fiori e la raccolta

Valeriana officinalis

La raccolta della valeriana, che si presentano di colore rosa o bianco, si sviluppano a primavera e in estate e non sono certamente noti per il loro profumo praticamente inesistente, dipende dal periodo in cui la si è seminata, quindi verso ottobre o novembre nel caso in cui la semina sia avvenuta a primavera, o la primavera successiva in caso si sia seminato in autunno.

Proprietà rilassanti e sedative della valeriana

Il motivo principale per cui la valeriana viene coltivata sono le sue proprietà rilassanti, utilissime per combattere attacchi di panico, tachicardie, stati generalizzati di ansia e disturbi del sonno, ma a differenza di altre piante, di cui utilizziamo le foglie o i fiori, della valeriana si utilizzano le radici, che sono le parti più ricche di elementi ad azione sedativa.

Pur trattandosi di una pianta, e quindi di un rimedio naturale, è sempre bene comunque attenersi alle dose prescritte e farsi seguire da un medico in caso di gravidanza, allattamento o di somministrazione a bambini, in quanto quantità troppo elevate possono portare all’insorgenza di giramenti di testa, nausee e mal di testa.

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