A cosa serve potare gli alberi da frutto
L’arte della potatura
Potatura ed autopotatura, le differenze
Piantare dei giovani alberi da frutto significa prestargli costantemente tutte le cure e attenzioni necessarie. La potatura è una delle più importanti attività da compiere per assicurare alle piante una crescita sana e corretta.
Un’attività importante e delicata che gli addetti del settore compiono quotidianamente rispettando tutte le caratteristiche del singolo albero per ottimizzarne la produzione fruttifera e senza danneggiare i rami e/o gemme ivi contenute.
Sebbene il frutticoltore amatoriale, ossia privo di competenze tecniche specifiche, potrebbe chiedersi perché potare se già la pianta procede naturalmente all’auto-potatura – alludendo alla naturale capacità della pianta ad escludere i rami ormai privi di utilità interrompendogli la fornitura di linfa e quindi il ramo una volta seccatosi, si spezza –occorre precisare che la ratio che sta alla base delle due forme di potatura è assolutamente diversa; in natura la fruttificazione è tesa al mero perpetuarsi della specie, l’uomo invece pota affinché dagli alberi possa ricavarne una buona quantità di frutti. Per entrare nello specifico di come potare ogni pianta consiglio le utili guide alla potatura scritte da Matteo Cereda su Frutteto Biologico.
La potatura degli alberi è un’arte, che presuppone pratica e tanta formazione. Spesso ci si improvvisa potatori dopo aver letto dei libri in materia ma questo non potrà mai compensare la straordinaria complessità del mondo vegetale. Per questo motivo, si auspica sempre l’intervento di un professionista del settore che conosca non solo le differenze tra le varie tecniche più adatte a seconda delle caratteristiche intrinseche del singolo albero, ma che prediliga altresì le tecniche di potatura sostenibili le quali mantengono le naturali espressioni di sviluppo della pianta per dare vita ad una sana produzione biologica.
Come già anticipato, ogni albero ha le sue peculiarità ed è per questo che non tutti vanno potati nello stesso periodo, per evitare di incidere sullo stato di salute della pianta: a seconda della loro fioritura, bisogna scegliere il periodo di potatura più adatto all’eliminazione dei rami secchi o malati. Gli alberi da frutto possono essere potati anche due volte l’anno, un’attività semestrale che favorisce una crescita rigogliosa nel frutteto. Occhio altresì alla chioma dell’albero che dev’essere sempre ben curata e armoniosa.
Consigli per una proficua potatura
La potatura in “pillole”
Allo scopo di agevolare anche chi desidera approcciarsi a questa nuova materia, seguono alcuni consigli su come potare.
In primis sono necessari determinati attrezzi da giardinaggio quali seghetto, tronchesina o forbici da potatura, i guanti da giardinaggio per evitare di procurarsi dei tagli e la scala per garantire una potatura completa.
Muniti di attrezzatura, occorre rimuovere i rami che non servono più, quindi quelli secchi da cui non si può ricavare alcuna produzione perché privi ormai di linfa, i rami degli alberiche presentano delle alterazioni, quali le biforcazioni, tagliare altresì i rami che crescono nella zona centrale della pianta e quelli che si incrociano con gli altri costituendone un ostacolo da cui può derivarne un danneggiamento notevole.
A tal proposito, è utile precisare che il taglio deve presentarsi netto – per evitare di danneggiare altre componenti della pianta – e non deve lasciare segni sulla porzione di albero in prossimità del taglio eseguito. In caso di ferita, si consiglia di posizionare un “cerotto” per ostacolarne l’accesso ai parassiti.
Una potaturadrastica favorisce la crescita del legno, mentre una formula più leggera favorisce la crescita del frutto soprattutto se posta nella posizione favorevole, ovvero che possano prendere sole. Il giardiniere professionista sa bene che l’intensità della potatura deve essere seguita altresì tenendo conto del tipo di frutto: il melo e il pero richiedono una potatura delicata, il pesco ed il susino invece necessitano un intervento strong.
Da un punto di vista più tecnico, la potatura di distingue in potatura di formazione – che serve per far crescere la pianta in maniera ordinata e robusta- e la potatura di produzione per incentivare la produzione di fiori e frutti della pianta.
La potatura ottimale è quella primaverile a cui può seguire quella estiva definita di diradamento perché sfoltisce l’albero e lo rende fertile per la successiva produzione di frutta. Per queste ragioni, è sconsigliata assolutamente la potatura nelle giornate con temperature rigide in quanto il gelo potrebbe alterare l’albero stesso, eccezione per i rami malati che possono, anzi, devono essere potati prontamente, a prescindere dalla stagione.
Gli attrezzi da potatura
Strumenti da impiegare per una potatura eccellente
Conformemente a quanto anticipato sopra, per eseguire corrette potature bisogna avere l’attrezzatura adatta che tenga conto delle caratteristiche del singolo albero da potare: per i rami con un diametro fino ai 2 cm, si consiglia l’uso di cesoie per evitare di sfibrare il ramo. Per i rami con un diametro leggermente superiore, il troncamani – ovvero la cesoia a manici lunghi che richiede l’ausilio di entrambe di mani – è lo strumento adatto. Se si vuole evitare la scala, lo svettatoio permette la potatura degli alberi da terra fino ad un’altezza pari a 5 metri; questo è reso possibile dalla lunga asta con lama azionabile a molla.
Infine, per rimuovere del tutto un albero malato, la motosega a motore è l’unico delle attrezzature presenti capace di compiere questa attività complessa. Obbligatoria l’attrezzatura antinfortunistica quali casco, tuta, guanti e stivali.