fbpx
Giardinaggio indoor e outdoor

Come progettare un giardino

Progettare uno spazio, sia che si tratti dell’arredamento di una casa che di una zona outdoor, richiede innanzitutto la conoscenza di alcune nozioni fondamentali, tra cui la gestione degli spazi e della funzionalità, nonché un’idea di base che tenga conto dei diversi aspetti pratici ed estetici che si intendono raggiungere. Vediamo come progettare un giardino al fine di ottenere proprio ciò che avevamo in mente.

Chi ama la natura e il giardinaggio spesso decide di vivere in una casa che possiede un giardino, e anche se in molti casi non è possibile avere uno spazio outdoor di grandi dimensioni, se progettato nella maniera migliore anche un piccolo prato può dare magnifiche soddisfazioni.

Se anche voi state pensando di realizzare un giardino dove poter coltivare le vostre specie preferite, piuttosto che rilassarvi all’aperto trascorrendo il vostro tempo libero nell’intimità del vostro spazio outdoor, in questo post troverete una guida completa per progettare il vostro nuovo giardino senza trascurare alcun aspetto, dalla funzionalità all’estetica.

prato in giardino

1. La preparazione del terreno

Anche se si possiede già un’idea più che precisa del tipo di giardino che si vuole realizzare, il primo passo è sempre la preparazione del terreno.

Qualsiasi specie si desideri coltivare, infatti, così come la semplice semina del manto erboso, richiede un terreno adatto; eliminare le erbe infestanti, qualora ve ne siano, togliere pietre e vecchie radici è essenziale ai fini di ottenere un suolo di buona qualità, dal quale partire per la realizzazione del giardino.

È altrettanto importante verificare il PH del terreno per sapere se aggiungervi alcuni elementi ai fini di renderlo più adatto alla crescita delle piante, così come alcuni componenti, quali torba o sabbia, affinché migliori il drenaggio.

Fatto ciò, per ultimare la preparazione del terreno occorre fresarlo, concimarlo  e livellare la sua superficie; fatto ciò il suolo dovrà essere lasciato “a riposo” per alcune settimane prima di iniziare la semina e la piantumazione di qualsiasi specie.

Il manto erboso

Una volta che il terreno sarà pronto sarà il momento di procedere con la semina del manto erboso; in merito a questo step è importante ricordare che per ottenere ottimi e duraturi risultati la scelta del seme è davvero fondamentale.

Per essere certi di optare per la giusta qualità di erba è sempre consigliato rivolgersi ad un esperto, il quale valuterà tutte le variabili in gioco, tra cui la tipologia del terreno, il clima e la zona di residenza, riuscendo a selezionare la varietà di sementi più adatta al caso specifico.

Un manto erboso forte e curato è la prima chiave di successo di qualsiasi giardino, sia esso di grandi o piccole dimensioni; il manto erboso riveste sia un’importante funzione decorativa, che una indiscussa funzionalità pratica, l’erba infatti produce ossigeno e limita il dilavamento dell’azoto attraverso l’evaporazione dell’acqua che umidifica l’aria.

2. La scelta delle specie da coltivare

Qualsiasi siano i gusti personali in fatto di piante e fiori, un bel giardino richiede sempre un’accurata scelta, nonché un armonioso accostamento, delle specie che vi si coltiveranno.

Qui la prima regola è: scegliere unicamente specie adatte alla tipologia di terreno dello spazio outdoor da progettare e, soprattutto, adatte al clima della zona in questione.

Per quanto possano piacervi la piante che crescono in zone dal clima caldo, se vivete in località dagli inverni freddi e lunghi dovrete abbandonare l’idea sin da subito se desiderate avere successo nell’impresa.

La natura offre sempre un’infinità varietà di specie verdi e fiorite tra cui potrete scegliere, quale che sia la vostra zona di residenza; optando per varietà adatte non correrete il rischio di veder vanificati tutti i vostri sforzi dopo poco tempo.

Per avere un giardino bello ed armonioso è necessario, inoltre, accostare le diverse specie in maniera accurata; piante annuali e perenni non possono mancare, dato che svolgono un ruolo decisivo nell’architettura del paesaggio verde, così come la creazione di macchie di colore attraverso l’associazione di specie rizomatose e tuberose.

Gli elementi da valutare nella progettazione di un giardino che sia armonico sono almeno due: le altezze e l’accostamento delle cromie.

Inserire solo piante basse, così come optare unicamente per alti fusti, significa creare un paesaggio naturale piatto e poco suggestivo; di contro, l’accostamento di piante dalle altezze variabili creerà profondità e il giardino risulterà più naturale ed esteticamente accattivante.

È possibile utilizzare alti arbusti ai lati dal giardino, per realizzare una barriera capace di aumentare la privacy del prato, piuttosto che creare basse bordature e lasciare la zona centrale alle piante più alte; è possibile valorizzare eventuali pendii naturali con la creazione di aiuole decorative.

La regola generale in questo caso è quella di valorizzare le asperità del terreno senza renderlo artificiale, ovvero partire dall’aspetto naturale della zona e seguirlo per migliorarne l’estetica e la funzionalità.

Come progettare il giardino

Piante erbacce annuali e biennali

Se da un lato le specie annuali e biennali presentano lo svantaggio di dover essere ripiantate ogni anno o due, dall’altro lato hanno svariati pregi tra cui:

– L’ infinita varietà presente sul mercato, grazie alla quale possiamo sempre trovare la soluzione adatta a qualsiasi esigenza cromatica, di altezza e di spazio.

– Il breve ciclo vitale che regala meravigliose fioriture immediate con cui sarà possibile aggiungere note di colore al nostro giardino in maniera semplice e veloce.

– Le ricche ed appariscenti fioriture della specie biennali e le lunghe fioriture di quelle annuali

– Coltivando specie annuali non si avranno limitazioni climatiche, dato che il loro ciclo vitale si svolge in un arco di tempo molto breve (primavere-estate).

Le rampicanti

Per creare varietà e contrasto nel giardino è importante prendere in considerazione la coltivazione di almeno una specie rampicante; queste piante, infatti, sono altamente decorative e possono svolgere anche la funzione pratica di aumentare la privacy del giardino, ad esempio se coltivate attorno alla zona relax o al gazebo.

Con la loro ampia varietà di colori, forme e profumi, le rampicanti sono in grado di abbellire qualsiasi zona outdoor; dalle rose, perfette per crescere lungo le pareti perimetrali del giardino piuttosto che quelle dell’abitazione stessa, all’edera sempreverde con cui conferire vivacità al giardino anche in inverno, al profumatissimo e coloratissimo glicine.

Le rampicanti possono decorare con stile pareti e arcate, ma anche pergolati e gazebo, possono crescere in vaso o a terra; la vista di un muro, una recinzione e una pergola internamente ricoperte da una rampicante fiorita non ha davvero eguali.

3. Il progetto

Dopo aver preparato il terreno e studiato a fondo tutte le specie che si andranno ad inserire nel giardino, occorre stilare un vero e proprio progetto paesaggistico; il giardino è una sorta di cornice dell’abitazione, uno spazio grazie al quale l’intera casa può assumere un aspetto e un carattere diverso e altamente suggestivo e progettarlo al meglio significa valutare tutti gli aspetti essenziali al fine di non trascurarne alcuno.

Il progetto deve essere elaborato tenendo conto di svariati aspetti: i valori strutturali e la simmetria ambientale, il budget di cui si dispone e il tipo di utilizzo che si intende fare dello spazio esterno.

Molti elementi possono influenzare gli accostamenti tra le varie specie: lo stile che si intende seguire, l’esposizione del terreno, la conformazione dell’area, il contesto ambientale e infine il gusto personale.

Valutate tutte queste variabili è possibile riferirsi ad alcune regole generali per poter iniziare ad elaborare il progetto.

4. La divisione degli spazi

Le aiuole

Le aiuole, che è preferibile situare unicamente nella zona centrale del prato e non ai bordi, a meno che non si abbia un giardino molto grande, per evitare il cosiddetto “miraggio para-desertico”, devono essere viste come moltiplicatori cromatici ed è necessario reinterpretare la loro funzione, inserendole nel contesto facendo attenzione a non creare antiestetiche interruzioni.

Le aiuole devono essere poco profonde e allungate, piuttosto che larghe e lunghe, in modo che non creino una zona di separazione dal resto del paesaggio, le piante al loro interno devono essere disposte per altezza e abbinate in base ai colori.

Madre Natura offre una scelta infinita tra specie perenni, annuali e biennali, dai moltissimi colori, dalle differenti epoche di fioritura e dalle più varie esigenze d’esposizione, tanto che avremmo una libertà di scelta davvero ampia per realizzare aiuole bellissime e suggestive.

Ovviamente dovremmo optare per specie con esigenze d’esposizione identiche per essere certi che una volta inserite nell’aiuola siano sempre tutte sane e rigogliose.

Per avere un giardino che risulti esteticamente piacevole durante l’intero arco dell’anno è indispensabile inserirvi alcune specie sempreverdi perenni; queste possono essere inserite in una o più aiuole oppure piantate in diverse zone del prato a seconda della loro dimensione.

Molto interessanti sono anche le aiuole monocromatiche, capaci di creare un magnifico contrasto con il manto erboso, che potremmo definire la costante del giardino.

Le siepi

Alleate numero uno della privacy in giardino, le siepi giocano anche un importante ruolo estetico; specie sempreverdi, fiorite o non, dalle più svariate tonalità di verde o rosso, sono in grado di trasformare l’intero paesaggio esterno in un piccolo angolo di paradiso.

Le siepi delimitano il punto d’orizzonte visivo e condizionano enormemente la profondità e la simmetria del giardino.

Le bordature

Realizzate con piccoli o medi arbusti, piuttosto che con specie erbacee alte ed affusolate, le bordature definiscono e delimitano gli spazi del giardino, svolgendo anch’esso una funzione sia pratica che estetica.

Per realizzare le bordature è possibile optare per un’unica varietà arborea, meglio se dal colore vivace, così come per un mix di specie con caratteristiche fisiche similari.

I cordoli (o variazioni di altezza)

Così come è possibile suddividere gli spazi del giardino attraverso la creazioni di bordature o la coltivazione di siepi più o meno alte, si può decidere di farlo utilizzando i cosiddetti cordoli, ovvero variazioni di inclinazione del terreno, le quali possono essere naturali o artificiali.

I cordoli sono di fatto un elemento strutturale e paesaggistico estremamente elegante e suggestivo,che gioca sulla variazione di inclinazione del terreno per creare effetti estetici davvero accattivanti.

5. La zona relax

Nel caso si desideri realizzare una zona dedicata al relax in giardino, è possibile scegliere tra moltissime soluzioni; in questa fase il budget gioca forse il ruolo protagonista.

Da semplici gazebo fai da te ricoperti da specie rampicanti a zone pavimentate ed eleganti, da piccoli angoli privati a grandi spazi dedicati alla convivialità; l’importante è valutare per tempo il reale utilizzo che si desidera fare della zona relax, senza mai sottovalutare l’aspetto pratico dei vari elementi che la formeranno, nonché la privacy necessaria.

6. Gli elementi decorativi aggiuntivi

Inserire nel paesaggio naturale del giardino un vialetto, piuttosto che un laghetto artificiale, una fontana, alcune grandi rocce decorative o una panchina, significa creare zone suggestive ed accattivanti, che diventeranno punto estetico focale dell’intera zona outdoor; l’unico accorgimento da seguire è quello di prevederne l’inserimento in fase iniziale del progetto, per evitare di dover fare grandi lavori a posteriori.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio