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Piante e Fiori

Primavera: i fiori più belli per tutti i gusti

La pandemia di Covid-19, che ha provocato innumerevoli morti in Italia e nel mondo, ha anche reso necessaria la cancellazione di eventi di ogni tipo. Tali ripercussioni le hanno conosciute anche gli appassionati di piante e fiori, perché anche le varie mostre di giardinaggio organizzate nei weekend hanno dovuto sottostare alle restrizioni imposte: abbiamo dovuto rinunciare alla mostra di Lucca, che apre la stagione, a quella di Rimini, la più POP dell’anno, e a quella di Milano, che detta ovviamente le tendenze; e naturalmente a tutte le altre, sempre imperdibili.

Certo, fortunatamente gli acquisti green si sono potuti fare attraverso i siti dei vari vivai e negozi, ma si tratta di un’esperienza molto diversa. Ecco quindi che proprio i vivai, senza pretendere ovviamente di sostituirsi al programma di esposizioni, hanno pubblicato foto e descrizioni con quello che avrebbero presentato alle mostre. Esemplari di nuova introduzione, di nicchia, o meritevoli di una rivalutazione. Ne abbiamo selezionati alcuni, da quelli con un aspetto semplice ma ricercato, quelli esotici, nuove versioni delle specie più tradizionali, e piante che puntano tutto al colore.

Non perdiamo tempo, e iniziamo subito!

Piante con un aspetto semplice, ma ricercato

La Guttatus è disponibile in tre diversi colori, rosa, bianca e gialla,

Partiamo proprio dagli esemplari che mostrano un aspetto apparentemente semplice, ma ricco di dettagli e armonie che le rendono molto sofisticate e particolari:

  • Hellebours Orientalis “Guttatus”. Ogni elleboro, compreso questo che viene dall’Asia orientale, conserva un aspetto molto naturale semplice da usare in terrazzo o in giardino in primavera per creare delle zone fiorite un po’ Wild in grado di catturare lo sguardo con le loro fioriture anticipate e particolarmente sontuose. La Guttatus è disponibile in tre diversi colori, rosa, bianca e gialla, ma hanno sempre una trama a pois porpora che in alcuni casi si fonde in una macchia unica con il petalo che quindi assume una superficie bicromatica, scura all’interno e chiara nei bordi. La fioritura di questo elleboro è molto lunga, e anche quando è priva di corolla è molto elegante e perfetta per le decorazioni.
  • Geranium Sanguineum “Striatum”, nuova varietà di un must be del giardino, il geranio. Questa nuova versione Striatum presenta una corolla rosa e luminosa, con delle piccole venature leggermente più scure. La sua fioritura è particolarmente lunga, i fiori infatti rimangono da giugno a settembre, e molto vigorosa, con un’altezza tra i 25 e i 30cm e larga più o meno uguale. Essendo un geranio, ricopre il terreno a disposizione potendo anche occupare dei piccoli spazi come quelli tra un sasso e un altro, o gli spazi tra le pietre di un giardino roccioso.
  • Cirsium japonicum “Pink Beauty”, specie che si è affacciata alle mostre in maniera molto timida e silenziosa qualche anno fa, e ha trovato fin da subito degli ammiratori forse non troppo aspettati – soprattutto considerando che la maggior parte delle persone li considera come piante spontanee, spinose e anche invadenti. Si tratta di una pianta molto resistente e rustica, che non richiede molte quantità d’acqua né un terreno particolarmente fertile proprio perché in grado di adattarsi a terreni difficili. Sono rigogliose, e hanno fiori molto colorati che piacciono tanto agli insetti. Queste piante sono quindi perfette per gli amanti di un giardino dal gusto naturale. La varietà Pink Beauty fiorisce da luglio a settembre e diventa alta fino a 75cm: forma dei ciuffi ricchi e vigorosi, e ha bisogno di un raggio libero di 50cm per crescere libera.
  • Calendula officinalis “Triangle flashback”, una calendula ibrida – nota anche come Zeolight – che è riuscita a cambiare immagine, rinfrescandola, alla vecchia “margherita arancione”. I petali sono doppi, portati da steli che si sviluppano fino a 30 o 40cm di altezza, e hanno un colore che spazia tra il pesca e il camoscio, mentre i petali “minori”, posti sul retro, hanno un colore scuro, rosso e/o mattone. È una pianta molto vivace, che dura tutto l’anno e si diffonde per seme ed è quindi ottima per i giardini informali, i prati fioriti, gli orti decorativi e le rinaturalizzazioni.

Quell’esotismo che non stanca mai

Nyphaea “Lilac Star”, adatta a chi ama le piante d’acqua. Si tratta di una ninfea tropicale, con dei fiori di un azzurro molto luminoso, ma tenue e con degli stami di un giallo dorato a fare contrastoSpostiamoci ora a parlare di piante che provengono da mondi così lontani e diversi dal nostro, ma in grado di sopravvivere e adattarsi anche da noi, alle nostre latitudini, nei nostri giardini:

  • Nyphaea “Lilac Star”, adatta a chi ama le piante d’acqua. Si tratta di una ninfea tropicale, con dei fiori di un azzurro molto luminoso, ma tenue e con degli stami di un giallo dorato a fare contrasto. Inoltre, i petali stessi hanno delle sfumature più scure che li rendono particolarmente preziosi. È una pianta di vecchia creazione (fu sperimentata per la prima volta nel 1914), ma ancora estremamente attuale, molto amata e diffusa anche e soprattutto per la sua semplicità di coltivazione. Tra l’altro, è una varietà che produce molti fiori, e quindi si presta bene ad essere disposta in gruppi di grandi dimensioni. Le sue corolle si aprono tra giugno e ottobre, mentre la pianta si sviluppa alta fuori dall’acqua, con foglie verdi chiare nella pagina superiore, e bluastre in quella inferiore. Tuttavia, come ogni pianta tropicale, non sopporta il gelo e quindi va rimossa durante l’inverno.
  • Primula sieboldii “Lacy Lady”, proveniente da un’area molto vasta che va dalla Siberia orientale al Giappone, passando per la Manciuria (in Cina) e per la Corea. È una pianta che cresce spontanea in boschi aridi e luminosi, e nei prati umidi e si caratterizza per delle foglie verde tenue, se non pallido, tomentose e rugose al tatto, che si sviluppano da dei rizomi striscianti che permettono alla pianta di allargarsi formando dei gruppi di dimensioni importanti. I fiori sono tenuti da degli steli particolarmente alti, più di quelli delle altre primule e hanno una forma stellata, con petali dal bordo inciso al punto che sembra sfrangiato. La varietà Lacy Lady si sviluppa in primavera con corolle di colore rosa scuro, più profondo nella parte esterna dei petali. Richiede di essere bagnata costantemente per mantenere un terriccio bello fresco, mentre con il caldo estivo entra in pausa vegetativa.
  • Saruma henryi, una pianta molto recente che sappiamo sarà amatissima da coloro che sono costantemente alla ricerca di piante originali: in questo caso, ci troviamo di fronte a un esemplare sofisticato che porta in giardino forme e colori molto diversi. Proveniente dalla Cina centrale, la Saruma è molto robusta, una pianta da ombra facile da coltivare il cui sviluppo è limitato: le foglie sono verde kaki, mentre i fiori hanno una forma che ricorda quella della tradescantia, ma di colore giallo. Si aprono in primavera e durano per tutta l’estate.
  • Schisandra chinensis, anche lei cinese (come del resto, dice il nome). Viene chiamata la bacca dai cinque sapori, e fiorisce in primavera con degli splendidi fiori bianchi nella corolla e verdi negli stauni. Fiori che precedono le bacche, da cui il suo epiteto appena citato. È una rampicante con una vegetazione vigorosa, sana, che resiste molto bene ai parassiti e ai funghi responsabili di fastidiose patologie. Inoltre, farà piacere sapere che non teme il gelo, neanche quello tardivo il che la contraddistingue come una delle piante esotiche più resistente. Il suo habitat ideale è in zone parzialmente soleggiate, in terreni leggeri, ben drenati e preferibilmente acidi. Le sue bacche si possono mangiare, e hanno un sapore agrodolce, piccante e amaro ma sono ricche di antiossidanti e vitamine, quindi sono ottime per avere un po’ di energia in più (soprattutto se si soffre di pressione bassa). Anche le foglie si possono usare per degli infusi o tisane.

Classici mai banali

sweet williamIl terzo gruppo di piante perfette per questa primavera un po’ sfortunata comprende delle piante classiche, conosciute, che però non possono mai mancare nel giardino:

  • Garofano “Widecombe Fair”, che gode della rinascita dei garofani, che di recente si sono riappropriati del loro ruolo in giardino. Oggi sono quindi apprezzati da un pubblico sempre più ampio, ed ecco perché la proposta per il 2020 è una varietà a marchio registrato, profumata, alta e perfetta come pianta da taglio. La Widecombe Fair è vigorosa e capace di creare dei cespugli densi di foglie verdi. I fiori sono doppi e di un rosa champagne, portati su steli alti tra i 35 e i 45cm. Resistono molto bene al freddo, e se si fa in modo di assicurare loro delle condizioni di coltivazione corrette, sono anche molto longeve.
  • Zinnia elegans “Swizzle Scarlet&Yellow”, una delle tantissime varietà di Zinnia, una specie fiorifera molto abbondante presente in tantissime varianti diverse per colore, forma e dimensione. La Swizzle Scarlet&Yellow è una varietà nana, alta massimo 35cm che però presenta fiori doppi o tripli, decisamente grandi con un colore rosso scarlatto a punte giallo (da cui il nome). È una pianta compatta, i cui capolini hanno un “design” formale e ben definito. La zinnia Swizzle è perfetta per delle bordure o macchie colorate calde e intense, e va posta a sole pieno in un terreno ben drenato per fiorire dalla tarda primavera fino a fine estate. È ottima anche da mettere in vaso su davanzali e balconi.
  • Rosa “Brigitte de Villenfagne”, nome decisamente elegante per questo ibrido di Rosa Moschata realizzato nel 1996, dall’aspetto antico. Le sue corolle sono di un colore rosa chiaro mescolato in modo difforme al bianco che può concentrarsi in zone di colore puro, o creare giochi di venature a contrasto (soprattutto nell’ultima fase di fioritura). I fiori sono molto grandi e disposti a mazzetti, con stami filamentosi al centro molto vistosi e responsabili dell’aspetto selvaggio del fiore. Questa pianta è ottima come piccolo rampicante, visto che è in grado di svilupparsi fino a 150cm di altezza. In autunno produce dei cinorrodi molto colorati.

Pronti a stupire

Concludiamo la nostra rassegna di fiori da primavera con delle piante che puntano tutto al colore, con un effetto decisamente pop:

  • Hydrangea quercifolia “Little Honey”. Colore insolito in una forma tradizionale, ed ecco una pianta davvero originale e irresistibile, come questa ortensia Little Honey pianta dalle foglie gialle e luminose. È una pianta piccola, che raggiunge al massimo i 70cm di altezza, e perfetta da coltivare in vaso. La sua fioritura è estiva e si sviluppa in pannocchie piramidali bianche. Per ottenere la sua colorazione tipica, va tenuta lontana dal sole diretto nelle ore più calde, evitando però anche l’ombra profonda. L’arrivo dell’autunno le fa tingere le foglie di un colore rosso intenso, e di arancione.
  • Clemaits texenis “Princess Diana”, varietà di clematide a fiore piccolo e a forma di tulipano, che assume un bellissimo color rosso ciliegia. I fiori contengono delle linee più marcato e degli stami di color crema o marrone, che sono tuttavia poco visibili perché non sempre le campanelle sia prono. È una pianta dallo sviluppo importante ma non esagerato, che raggiunge anche i 2 metri e mezzo di altezza, con un fogliame folto ed espanso, ottima anche per una coltivazione in vaso (dove, però, resta più piccola). Resiste bene anche al freddo estremo, e si adatta anche per quanto riguarda il terreno. La fioritura vada metà luglio a metà ottobre.
  • Echinacea purpurea “Tomato Soup”, anche in questo caso una pianta molto resistente, longeva, ed economica. I fiori sono abbondanti e rimangono molto a lungo (fino a 8 settimane), attirando nel loro periodo di permanenza le farfalle, le api e molti altri insetti impollinatori. La Tomato Soup di distingue per il suo colore rosso brillante – da cui appunto il nome, che significa “zuppa di pomodoro”.

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