Tutto sulla barbabietola
Ricche di fibre e ricche anche di vitamine A e C, le barbabietole contengono molto più ferro rispetto ad altre verdure, spinaci compresi. Lo avreste mai detto? Sulla barbabietola c’è tanto, tantissimo da sapere!
La classica colorazione rossa della barbabietola proviene dalle betadine, una combinazione di pigmenti viola che aiutano a combattere la formazione di radicali liberi. Questi pigmenti rendono le barbabietole degli ortaggi bellissimi da guardare e un nutrimento prezioso per l’organismo con il quale potete sbizzarrirvi nella cucina d’autunno.
Le foglie delle barbabietole sono di un bel verde brillante con venature e steli rossi. Il frutto della barbabietola si può gustare crudo oppure cotto in padella o al vapore.
Le proprietà e gli usi
La barbabietola, la varietà rossa, è ricca di acqua e contiene tantissime proteine, fibre alimentari, diverse vitamine, in particolare quelle del gruppo B, e una buona dose di sali minerali, in particolare potassio, sodio, calcio, ferro e fosforo. È ricca anche di zuccheri e per questo va assunta con moderazione soprattutto in caso di problemi di salute.
Ha proprietà rinfrescanti rimineralizzanti e; per questo motivo il suo consumo è spesso consigliato alle persone indebolite o che sono convalescenti. Ha inoltre un blando potere antinfiammatorio a carico dell’apparato digerente e poi la presenza degli antiossidanti la rendono perfetta per chi ha problemi di micro-circolazione.
L’impiego alimentare della barbabietola risale a tempi molto antichi; antichi Greci e Romani la utilizzavano non soltanto come alimento, ma anche per via delle sua proprietà medicinali.
Una volta cotte, le barbabietole assumono un colore rosso piuttosto scuro, spesso tendente al violaceo. dal quale viene ricavato un colorante naturale che viene utilizzato dall’industria alimentare per la produzione di altri cibi. I coloranti naturali che sono presenti nella barbabietola possono inoltre essere impiegati per la produzione di cosmetici e tinture, così come il succo di barbabietola, o anche la sua polpa, viene utilizzato per la colorazione naturale di creme e di alcuni tipi di dolci.
Come coltivare le barbabietole
Se avete un orto, o anche solo un pezzetto di terra nel vostro giardino che volete dedicare alla coltivazione di ortaggi, la barbabietola è un’ottima scelta; ha un buon rendimento e non è difficile da coltivare. Quindi se siete alle prime armi questa coltivazione è un ottimo modo per unire l’utile al dilettevole.
Le barbabietole sono perfettamente in grado di crescere a basse temperature e questo fa di loro un ortaggio perfetto da piantare sia in primavera che a fine estate. Prosperano quando le giornate sono calde e le notti fresche.
Seminate i semi in pieno sole per ottenere migliori radici; se non avete un posto soleggiato in giardino, piantale comunque: le barbabietole produrranno in ogni caso anche all’ombra!
Il suolo
Le barbabietole crescono meglio in terreni argillosi e acidi (con livello di ph compresi tra 6,0 e 7,5). Se il vostro terreno è argilloso, roccioso, duro o alcalino, aggiungete del compost: l’apporto di sostanze nutritive migliora la crescita delle radici.
Se in passato vi è già capitato di raccogliere barbabietole che presentavano macchie nere in superficie, questo significa che le piante, durante la crescita, hanno sofferto per mancanza di boro. Per questo motivo è fondamentale l’aggiunta del compost nel terreno!
La semina
Le barbabietole non amano gli spazi affollati, quindi quando seminate i semi, cercate di rispettare le distanze e di creare file arieggiate tra di loro, per permettere alle piante di svilupparsi bene.
Distribuite uno strato di erba tagliata, foglie tagliuzzate e pacciamatura di vario tipo intorno alle piante di barbabietole per mantenere l’umidità costante, aspetto essenziale per una crescita uniforme delle radici. Assicuratevi anche di proteggere le piante in primavera dalle ondate di caldo inaspettati.
Il raccolto autunnale
Potete piantare semi di barbabietola direttamente nel vostro giardino circa 8-10 settimane prima del primo gelo previsto per raccoglierle in tempo per il tardo periodo estivo. Le barbabietole raccolte in autunno hanno colori più forti delle barbabietole piantate in primavera, ci dicono gli esperti, e hanno anche livelli di zucchero più elevati. In ogni caso, saranno buonissime comunque!
Il raccolto in primavera
Se invece volete raccogliere le barbabietole in primavera, piantate non appena il terreno si sarà asciugato, in genere da marzo a metà maggio. Se abitate in una zona dove il clima rimane freddo e umido per tutta la primavera, aspettate fino ad aprile. Le barbabietole si trapiantano poi facilmente, quindi potrete seminare all’interno e spostare poi le piantine in giardino non appena il terreno sarà pronto in primavera.
Problemi e soluzioni
Le barbabietole sono piante relativamente resistenti alle malattie e difficilmente subiscono l’attacco dei parassiti. E in ogni caso, se dovesse succedere, si tratta di problemi relativamente facili da gestire. Ad esempio, è possibile prevenire le malattie da coltura di rotazione per quanto riguarda le barbabietole, gli spinaci e le bietole con altri tipi di ortaggi. Ed è anche consigliabile utilizzare delle coperture per la bassa stagione, in modo da proteggere sempre le piante.
Gli acerrimi nemici della barbabietola
Ci sono dei parassiti come la mosca grigia Pegomya hyoscyami che possono diventare un problema se non trattati in tempo. Se attaccano le foglie della barbabietola, potete semplicemente strappare la parte danneggiata ma fate sempre attenzione e controllate le piante per poter agire per tempo.
Eseguite un’ispezione anche quotidiana delle foglie per controllare che questo insetto non abbia attaccato le vostre piante e poi posizionate delle coperture sulle vostre barbabietole durante il periodo più prolifico per gli insetti, quello compreso tra maggio e fine giugno.
Il momento giusto per il raccolto
Potete iniziare a godervi il raccolto delle vostre barbabietole quando i frutti avranno raggiunto almeno 3 cm di diametro. E proprio come fate per l’insalata, ricordatevi di usare un coltello e di non sradicare completamente la radice della coltura.
Per un raccolto autunnale, raccogliete le barbabietole dopo il primo gelo. Assicuratevi di tagliare le cime vicino alle radici e conservate le barbabietole in una scatola in un luogo fresco, come un seminterrato o una cantina fino a quando non saranno pronte per essere mangiate.
Le varietà di barbabietole
La natura è molto creativa e non poteva certo offrirci in dono una sola varietà di barbabietola. E infatti, di barbabietole ce ne sono diverse. Ecco quali sono:
- Tonda di Chioggia: ha una radice arrotondata che si presenta con una polpa molto dolce e di colore rosato, con alcune zone di colore rosso. Questa è una varietà di barbabietola abbastanza precoce, che può anche essere coltivata sotto tunnel.
- Paonazza d’Egitto: ha una forma appiattita e un bel colore rosso che tende al violaceo e può essere seminata nel periodo tra gennaio e luglio.
- Sanguigna d’Ingegnoli: Ha un colore molto scuro, il più scuro tra tutte le varietà di barbabietola.
- Albina Vereduna: questa varietà invece è di colore bianco e ha un sapore molto dolce, quindi se guardate con sospetto questo ortaggio e siete convinti che non vi piaccia potete cominciare da qui. Si può consumare cruda ma anche cotta, comprese le sue foglie che sono commestibili.
- Burpee’s Golden: questa barbabietola ha un colore giallo dorato e una grandezza pari circa a una pallina da tennis. Il suo gusto è molto succoso e anche dolce. E anche in questo caso, si possono consumare le foglie.
- Loma: questa barbabietola ha una forma allungata e un colore rosso piuttosto scuro. La sua polpa è molto tenera e il suo succo è molto zuccherino.
- Red Cloud: questa varietà ha delle grandi radici tonde e dal colore scuro, si adatta molto bene al clima caldo e riesce a resistere anche a climi molto secchi.
Come consumare la barbabietola
Diciamo la verità, la barbabietola, da sempre, è bersaglio di pregiudizi e giudizi poco positivi. Ha un colore troppo scuro, uno strano sapore, oppure di lei si dice che abbia una strana consistenza. Ma non è che forse sbagliamo a cucinarla e a condirla? Ecco allora 3 modi per consumare la barbabietola e beneficiare di tutte le sue proprietà!
Al vapore
La cucina al vapore è sana e va sempre bene per qualsiasi tipo di alimento; carne, pesce o verdure. Certo, dopo averla cotta a vapore con qualcosa dovrete pur condirla se volete darle un po’ di sapore. Va bene un filo d’olio, un po’ di sale e una spruzzata di pepe se lo gradite. Oppure, ma già qui ci allontaniamo dalle ricette più sane, potete sempre ripassarla in padella con un po’ di burro.
Asian style
In Asia la barbabietola la friggono oppure la cuociono al vapore per poi condirla con una glassa al miele. Diciamo che la cottura al vapore è solo la base: una volta cotte potete condire le barbabietole come più vi piacciono. Se siete tipi da esperimenti in cucina, provate la versione asiatica e poi fateci sapere com’è la combinazione con la glassa!
Abbinata alla frutta
La barbabietola ha un sapore neutro e si abbina molto bene a tutto, alimenti salati oppure dolci. Per esempio, per una macedonia alternativa, potete affettare la barbabietola e sistemarla in una bella ciotola con mele, altra frutta fresca e gherigli di noce. E se volete aggiungere un tocco davvero creativo e anche un po’ esotico, ultimate la vostra creazione con qualche pezzetto di zenzero fresco.
E buon appetito a tutti!