Come coltivare i peperoni in vaso
Coltivare i peperoni in vaso è una buona soluzione soprattutto se si vive in una zona dal clima freddo, perché questa tecnica ci permetterà di godere del raccolto molto prima di quanto normalmente accade nella coltivazione a terra.
Avviare piccole coltivazioni di ortaggi nel proprio giardino, anche in vaso, rappresenta sempre un ottimo modo per poter gustare deliziose verdure risparmiando denaro e, soprattutto, potendo consumare prodotti sani e di qualità; tra le moltissime specie che possiamo coltivare nel nostro spazio outdoor, nell’orto ma anche sulla terrazza o sul balcone, i peperoni si prestano davvero bene alla coltivazione in vaso.
In secondo luogo, utilizzare i vasi rappresenta la soluzione ottimale nel caso non si possieda un giardino di proprietà o in assenza di uno spazio libero nel prato che possa essere utilizzato come orto.
In ultimo, coltivare in vaso significa poter utilizzare ottimo terriccio senza dover mettere mano al terreno del giardino, e questo si traduce in un immediato risparmio di tempo e denaro; inoltre, i contenitori possono essere spostati, per rendere l’operazione più semplice attraverso l’aggiunta di piccole ruote, ed essere posizionati nella zona più adatta a seconda della stagione, piuttosto che del momento della giornata o delle condizioni meteo.
Il peperone, così come il cetriolo e il pomodoro, necessita di una temperatura piuttosto elevata per crescere e produrre un buon raccolto; nelle zone a clima temperato o freddo questo ortaggio si coltiva come annuale, nei luoghi caldi può essere coltivato tutto l’anno.
Per avviare una coltivazione di peperoni possiamo prendere due strade: comprare i semi e farli germinare in semenzaio oppure acquistare le piantine già nate in un vivaio, così facendo guadagneremo tempo e avremo, inoltre, più possibilità di successo.
Nel caso si voglia partire dai semi, se ne dovranno piantare 2 in ogni semenzaio a 2-3 centimetri di profondità; nell’arco di due o tre settimane si assisterà alla germinazione e quando le piantine avranno prodotto tre o quattro foglie sarà il momento giusto per il trapianto in vaso.
Come si coltiva il peperone: il terreno
La pianta del peperone necessita di un terreno leggermente acido o neutro, preferibilmente sciolto, ben drenato e ricco di materia organica. Aggiungere una buona quantità di letame stagionato in fase di piantumazione è un ottimo modo per garantire alla pianta tutti i nutrienti di cui ha bisogno.
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Per quel che riguarda la fertilizzazione, invece, di cui la vostra pianta di peperone in vaso potrebbe aver bisogno, segnaliamo qui sotto un paio di buone opzioni di fertilizzanti specifici per piante orticole, che potete acquistare in autonomia su Amazon accedendo alle schede di prodotto direttamente dai banner qui sotto.
Come seminare i peperoni, partiamo dal contenitore
Per essere certi che la pianta abbia il giusto spazio di crescita è indispensabile optare per un grande vaso, che abbia un diametro minimo di 30-35 cm e profondità simili; se si decide di coltivare varietà piccole possiamo inserire 2 o 3 piante in un contenitore con queste caratteristiche.
I contenitori andranno posti al riparo dalle correnti d’aria e in una zona dove ricevano almeno 6 ore di sole al giorno. Si si utilizzano varietà di grandi dimensioni è opportuno posizionare un tutore nel contenitore, sarà sufficiente un bastone dritto, affinché la pianta possa sostenersi e non ricada a causa del peso del frutto; il peperone si sviluppa molto in altezza, sino ad arrivare a circa 1 metro.
La semina dei peperoni
Per seminare i peperoni, i semi vanno sistemati in un vaso o in un contenitore di torba, per facilitarne lo sviluppo. I vasetti di torba, hanno bisogno di un ambiente sempre umido e non pieno d’acqua, in una posizione che non sia troppo fredda e con una buona esposizione, sempre con luce del sole diretta.
I semi, prima di essere posizionati devono essere messi alcune ore a bagno nell’acqua tiepida. Una volta che si saranno asciugati, i semi possono essere sistemati al centro del vaso, con uno strato di terra . Dopo la semina, dovrete irrigare e ricordarvi di mantenere il terreno costantemente umido.
Nel giro di un paio di settimane vedrete germinare le prime piantine. Quando le piante cominceranno a crescere, potrete trapiantare il contenitore di torba in un vaso più grande, fino a quando non arriverà il momento della messa a dimora nella terra o nel contenitore definitivo. Per la messa a dimora delle vostre piante di peperone, potete cominciare dal mese di marzo, se vi trovate al centro o al sud d’Italia, e dal mese di aprile, se invece siete al nord o in zone particolarmente fredde.
Il travaso definitivo andrà fatto quando la pianta sarà già ben sviluppata e avrà un apparato fogliare piuttosto ampio, diciamo dotato di almeno 3-4 foglie grandi. Ogni pianta va posizionata a una certa distanza dalla seconda, in modo da non ostacolare lo sviluppo della pianta vicina. Quando le piante crescono, in ogni caso, possono essere anche spostate se necessario, ma sempre facendo attenzione alle radici.
Le dimensioni del vaso
Quanto deve essere grande il contenitore, il vaso o la fioriera per la coltivazione del peperone? Diciamo che la dimensione media è di 30 cm per ogni vaso, ma otterrete risultati decisamente migliori con contenitori larghi almeno 40 cm.
Che contenitore acquistare per seminare i peperoni?
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L’irrigazione del peperone
L’irrigazione dovrà essere frequente, poiché il peperone ha bisogno di un terreno che abbia un certo grado di umidità costante; è sempre consigliato evitare di bagnare la pianta, dando acqua soltanto a livello del terreno, in modo da evitare l’insorgenza di malattie fungine.
Dopo il trapianto, se le condizioni del suolo e della zona di coltivazione saranno rispettate, assisteremo alla comparsa dei primi frutti nell’arco di 60-90 giorni.
Malattie e cura del peperone in vaso
Potrete raccogliere i primi peperoni da luglio a settembre, prolungando il raccolto, nelle regioni più calde, anche fino al mese di ottobre. Ma dovrete controllarli con molta attenzione perché i peperoni possono essere colpiti da alcune malattie, intralciando così lo sviluppo della pianta e compromettendo il raccolto. Tra i più diffusi ci sono il Botritis e il Cladosporium, agenti patogeni che attaccano la pianta alle radici.
In questo caso è necessario ricorrere a trattamenti specifici che siano a base di rame, mentre nel caso di attacco di oidio molto utile per la pianta è lo zolfo. La regola di base, comunque, è quella di controllare sempre le piante, giorno per giorni, per poter intervenire nel modo migliore non appena insorge qualche problema.
Ora sapete tutto, ma proprio tutto, quello che è necessario conoscere per cominciare una bella e florida coltivazione di peperoni sul balcone di casa. Ci vuole solo un po’ impegno, ma vedrete che in poco tempo i vostri sforzi saranno ripagati e voi potrete godere di un raccolto florido, colorato e profumatissimo. Buona coltivazione a tutti!
E ora buona coltivazione… e se va tutto bene, buona peperonata! 😉
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