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Piante e Fiori

Piante da interni: rinvigorirle dopo l’inverno

D’inverno, le piante che si coltivano in casa sono sottoposte a continui stress, dovuti alle temperature alte del riscaldamento, agli sbalzi di temperatura e alle correnti che si generano aprendo porte e finestre, ai possibili urti e cadute per la continua presenza di persone nell’ambiente domestico; ancora alla scarsa umidità e luminosità naturale, quest’ultima nei giorni più corti dell’anno.

Le piante che arrivano alla primavera, superando quindi questa fase, necessitano di tornare in forma, ovvero di una revisione curata che dovrebbe partire almeno fa febbraio e che è utile per far loro affrontare e vivere meglio anche la primavera.

Prima di iniziare con gli effettivi passaggi utili a rinvigorire le nostre piante, è bene organizzare in casa uno spazio dedicato alle piante. Lo si può fare predisponendo un tavolo coperto da un telo impermeabile, che serve per appoggiare le piante e gli attrezzi. Oltre al tavolo, dotate questo angolo green della casa di forbici, paletta, panno umido, alcool, cesoie, bastoncini per il sostegno, pennelli, acqua, cordini cavi, forchetta. E cercate di destinare sempre un po’ di tempo per dedicarvi alla cura delle piante che, in questo periodo, va ripetuta vaso per vaso con la stessa attenzione e in più momenti.

Iniziamo!

Primo passo: tagliare le parti secche

tagliare foglie secche in una pianta d'appartamento dopo l'inverno

Questa prima operazione ha una doppia valenza. La prima è ovviamente estetica, ma la più importante è quella protettiva: tagliare le parti secche di una pianta serve a impedire che si diffondano le malattie, dovute a batteri e muffe che si accumulano nelle parti non vitali dell’organismo e che se non curati e rimossi si moltiplicano.

Questa regola vale per tutte le piante della casa. Per farlo, bisogna andare ad operare con la lama solo sulla parte secca, lasciando un piccolo margine prima della parte ancora viva e in salute: un margine essenziale, e che dà modo alla pianta di rimarginare la ferita fermando nello stesso tempo il processo di disseccamento. Se si taglia il vivo, la pianta dovrà per forza dare origine a una nuova fascia di compartizione per chiuderla, una fascia necessariamente secca: di fatto, si rivelerebbe un’operazione inutile e per di più dannosa, che dà origine a una nuova necrosi.

Cercate di togliere tutte le foglie ingiallite per le quali non c’è speranza di ripresa. Nello specifico, nelle piante che hanno uno sviluppo centrifugo (clorophytum, singonium) le foglie esterne più vecchie seccano prima, per cui per pulirle bisogna sollevare la vegetazione ricadente.

In ogni caso, nel processo di rifinitura potete usare anche forbicine da casa, anche quelle a lama curva, in modo da dare un profilo più sinuoso. Comunque, ricordatevi di disinfettare sempre forbici, cesoie e forbicine da una pianta all’altra.

Sorvegliare costantemente le piante

prendersi cura delle piante indoor dopo l'inverno

È uso comune credere di avere piante sane finché un giorno non si notano infestazioni da insetti o parassiti a uno stato già molto avanzato. Ovvero ci si accorge di molte malattie serie solo quando si notano dei danni importanti. Ecco perché è fondamentale tenere sempre sotto controllo le piante.

Torniamo al nostro piano di lavoro: per una corretta osservazione delle piante, bisogna porre il vaso sul piano di lavoro e iniziare a controllare tutte le foglie, una per una, i fusti, nonché il terreno. In particolare, sono questi i parassiti in cui ci si imbatte più di frequente:

  • Il ragnetto rosso (cioè gli acari). Solitamente si. Trova nella parte inferiore della foglia e per questo è poco visibile. Si intuisce la sua presenza per via delle sue sottili ragnatele, che non basta rimuovere una volta: infatti, l’animale ne farà altre a pochi giorni di distanza, e ne ritroverete di nuove tese tra picciolo e stelo o tra i germogli. Il ragnetto rosso si presenta quando c’è insufficiente umidità per le piante. Per prevenire la formazione dell’acaro, dopo aver ripulito la pianta bisogna vaporizzarla una volta al giorno, facendo attenzione di vaporizzare ogni lato e nello specifico anche la parte inferiore delle foglie. In alternativa, si può creare uno strato di ghiaia nel sottovaso da tenere allagato (NON sommerso), che impedirà al vaso di riassorbire acqua ma che, grazie all’evaporazione, genererà sufficiente umidità.
  • La cocciniglia. Un parassita che si presenta a scudetto o cotonosa, e che in ogni caso va tolta manualmente da tutte le parti della pianta. Le cocciniglie a scudetto si individuano facendo scorrere le dita sui fusti della pianta: le avvertirete perché noterete dei rilievi, un metodo molto più facile che cercarle con l’occhio. Le cotonose, invece, sono bianche come appunto dei fiocchi di cotone e si riconoscono bene. La cocciniglia si elimina poi con alcool posto su carta o cotone, andando a staccarla per scorrimento in modo da non ferire la pianta. In seguito, dovrete lavare la pianta con carta trattata con un insetticida, isolarla e osservarla costantemente circa ogni dieci giorni, in modo da eliminare nuove cocciniglie.

Ricordate che se trovate della melata, ovvero un liquido appiccicoso e incolore, è indizio di nuovi parassiti: oltre a quelli che abbiamo visto, meno di frequente ci si può imbattere nelle mosche bianche o negli afidi.

Un terreno fresco e morbido

rinvasare le piante d'appartamento dopo l'inverno

La manutenzione della pianta riguarda, com’è ovvio, anche il terriccio, che deve rimanere sempre pulito, fresco e bello morbido al tatto. Bisogna quindi rimuovere tutti i detriti accumulati, soprattutto le foglie secche, che vanno allontanate e raccolte, e messe poi nella compostiera o nell’umido.

Il livello di terriccio deve essere sempre quello giusto, e quindi bisogna controllare che bagnando la pianta non si sia scoperto il colletto e le prime radici, che quindi hanno un vuoto sotto di loro. Il primo strato del terreno va asportato e sostituito con un nuovo strato più fresco, che non avete mai usato prima. Il nuovo strato va compresso leggermente, in modo da eliminare le sacche d’aria. Buttate il vecchio materiale in giardino, ai piedi di siepi o cespugli.

Se avete un terriccio con substrato argilloso, è molto probabile che si presenti compatto, pieno di crepe e molto duro. È bene arieggiarlo e ammorbidirlo, andando a lavorare in sempre maggiori profondità rimanendo delicati in modo da non creare danni alle radici. Una volta che le avete incontrate, fermatevi. Si tratta, comunque, di un’operazione molto semplice che si può fare usando una banale forchetta.

Finita l’operazione, pulite sia il vaso che il sottovaso.

Rinvasare, idratare, fertilizzare

idratare e pulire le foglie delle piante d'appartamento

Soprattutto le piante ricevute in regalo vanno rinvasate, perché si tratta generalmente di organismi fatti per essere pronti alla vendita: lo si nota perché c’è una grande sproporzione tra il volume di terra e del vaso, e il volume della chioma. È bene quindi avere un vaso più grande, con terriccio fresco. Togliete il pane di terra prendendo la pianta dalla sua base, avendo cura di capovolgere o mettere il vaso in orizzontale.

Mettete il terriccio fresco nel nuovo vaso, aprite il pannicolo di radici con delicatezza e colpate tutti i vuoti con dell’altro terriccio fresco. Adesso, usate il palmo delle mani per compattare e, inseguito, bagnate. Se notate che il terriccio si abbassa scoprendo il colletto della pianta, mettetene altro. Potete anche servirvi di bastoncini di legno per sorreggere la pianta, se vedete che può servire.

Fatto questo, bisogna anche fertilizzare la pianta, usando la metà del dosaggio consigliato e usando un prodotto per piante fiorite (in caso di piante “nuove” è bene non spingere usando eccessive quantità di azoto). È preferibile avere delle piante sane e robuste quando arriva la primavera, anziché in piena crescita con il rischio che poi non siano in grado di sostenere uno sviluppo eccessivo e quindi generino dei germogli filati o dei tessuti eziolati.

Ricordate, inoltre, di idratare la pianta: infatti, la polvere che si accumula sulle foglie rende le superfici molto opache e questo impedisce alle foglie stesse di catturare la luce e attuare il processo di fotosintesi, quel meccanismo che serve alla pianta per rimanere in salute e sostenere i nuovi accrescimenti. Rimuovete, quindi, la polvere con un panno asciutto e in seguito usatene uno umido per ripassare tutte e lamine, idratando e “lucidando” la superficie. Per evitare i danni e aiutarvi, mentre con una mano passate il panno, usate l’altra per sostenere la foglia da sotto.

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